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Perugia

Il caso Alessi sul tavolo del governo: la sindaca Ferdinandi scrive a Valditara

L’ultimo caso riguarda "la mancata autorizzazione da parte della dirigente scolastica, professoressa Laura Carmen Paladino, dell’attività intitolata Il corpo parla"

Alessandro Antonini

04 Giugno 2025, 18:21

Vittoria Ferdinandi, sindaco di Perugia

Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia

Esplode a livello nazionale il caso del Liceo Scientifico Alessi di Perugia. La sindaca del capoluogo, Vittoria Ferdinandi, ha inviato mercoledì 4 giugno una lettera ufficiale al Ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, condivisa e sottoscritta da tutti i gruppi consiliari di maggioranza e minoranza, per segnalare una situazione di forte criticità nella gestione del Liceo Scientifico Statale Galeazzo Alessi di Perugia. “Riteniamo inaccettabile – dichiara la sindaca Ferdinandi – che a centinaia di studentesse e studenti venga sistematicamente negata la possibilità di vivere appieno l’esperienza scolastica, non solo dal punto di vista didattico ma anche umano, relazionale e formativo”.

Nella lettera si evidenziano molteplici disservizi che hanno caratterizzato l’intero anno scolastico 2024/2025, "tra cui problemi organizzativi legati agli esami per le certificazioni Cambridge, ai viaggi d’istruzione".

L’ultimo caso riguarda "la mancata autorizzazione da parte della dirigente scolastica, professoressa Laura Carmen Paladino, dell’attività intitolata 'Il corpo parla', programmata per il 5 giugno presso il Pala Barton, struttura comunale concessa gratuitamente, impedendo, di fatto, lo svolgimento dell'iniziativa".

Il "malcontento diffuso" tra alunni, genitori e docenti ha portato, nei giorni scorsi, all’approvazione da parte del Consiglio d’Istituto di una mozione di sfiducia nei confronti della dirigente, con 13 voti favorevoli, 1 contrario e 1 astenuto.

“Insieme all’intero consiglio comunale, abbiamo deciso di agire in modo unitario – sottolinea Ferdinandi – perché non possiamo rimanere in silenzio davanti alla frustrazione di ragazze e ragazzi che chiedono solo di poter vivere la scuola come luogo di crescita, partecipazione e libertà. La scuola pubblica deve essere un ambiente accogliente, dinamico, che stimoli autonomia, responsabilità e dialogo”.

Nella lettera inviata al Ministro si chiede “un intervento urgente per verificare la situazione e garantire condizioni adeguate di funzionamento dell’Istituto, a tutela del diritto allo studio e alla piena realizzazione del percorso educativo degli studenti”.

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