Il caso
Ad Amelia una cerimonia per la consegna dei reperti archeologici
La città di Amelia si prepara a celebrare un evento di eccezionale importanza culturale e storica: il ritorno di preziosi reperti archeologici, recuperati grazie alle indagini del comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale (Tpc), in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica di Roma e il ministero della Cultura. Questi ritrovamenti fanno parte di un più ampio gruppo di 750 reperti archeologici, dal valore stimato in 12 milioni di euro, che erano confluiti illecitamente in una società inglese riconducibile ad un noto trafficante di beni culturali. Il recupero di questi importanti beni archeologici, rimpatriati da Londra il 19 maggio 2023, è stato possibile grazie a complesse trattative condotte dal ministero della Cultura, in sinergia con i carabinieri Tpc e l'Avvocatura Generale dello Stato.
Protagoniste della cerimonia delle figurine di piombo rappresentanti guerrieri armati di lancia e di scudo ornato da vari tipi di motivi decorativi, che sono testimonianza di una produzione artigianale preromana appartenente al territorio amerino ed espressione della ritualità locale. Le figurine in piombo entreranno a far parte della collezione del Museo Civico Archeologico “Edilberto Rosa” di Amelia, sulla base di un progetto scientifico condiviso fra Comune e Soprintendenza. La cerimonia di riconsegna e l’esposizione dei reperti si terranno presso il Museo venerdì 20 giugno, alle ore 11.
Alla cerimonia saranno presenti numerose autorità civili e militari tra cui funzionari del ministero della Cultura e in particolare, in rappresentanza della Direzione generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, la dottoressa Francesca Valentini, soprintendente ad interim della Soprintendenza Abap dell’Umbria, il procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Giovanni Conzo, il comandante del Reparto Operativo Tpc, colonnello Paolo Befera e il comandante del Nucleo Tpc di Perugia, maggiore Fabio Alfieri.
“L'evento rappresenta un momento fondamentale per Amelia che - afferma il sindaco Avio Proietti Scorsoni - grazie ad una rinnovata sinergia tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria e gli uffici comunali preposti, si riappropria di un tassello cruciale della propria storia e identità. Il recupero di questi reperti sottolinea l'impegno costante delle istituzioni nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano, contrastando il traffico illecito di beni archeologici. Siamo orgogliosi a riguardo di ospitare da oltre 10 anni un corso internazionale proprio in materia di crimini contro l’arte. Da parte nostra risulta strategico valorizzare e promuovere, con il sostegno delle istituzioni il nostro Museo Archeologico, testimonianza tangibile della storia millenaria della città”.
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