MUSICA
Tutti i segreti che si celano dietro la celebre foto della copertina dell'album Abbey Road dei Beatles. L'iconico scatto sulle strisce pedonali a pochi metri dagli Abbey Road Studios di Liverpool, nei quali la band incise per l'intera carriera, fu pensato da Paul McCartney che, dopo aver realizzato alcuni schizzi, propose di scendere in strada e farsi fotografare sul più vicino attraversamento pedonale. Il direttore creativo della Apple Records, Kosh, disegnò la copertina dell'album: l'unica copertina originale della band di Liverpool a non mostrare né il nome dell'artista né il titolo dell'album sulla copertina. La EMI credeva che il disco non sarebbe stato venduto senza queste informazioni, ma Kosh disse che "non avevamo bisogno di scrivere il nome della band sulla copertina. Parliamo della band più famosa al mondo".
La foto è stata scattata l'8 agosto 1969 per mano del fotografo Iain Macmillan, a cui furono concessi dieci minuti per immortalare quell'iconico istante, dalle ore 11.35 alle 11.45. Era in piedi su una scala a pioli, mentre un poliziotto bloccava il traffico e i 4 membri del gruppo andavano avanti e indietro per il passaggio pedonale. Macmillan scattò sei fotografie, che McCartney esaminò con una lente d'ingrandimento prima di decidere quale sarebbe stata utilizzate sulla copertina dell'album. Nell'immagine scelta da McCartney, il gruppo attraversa la strada in fila indiana da sinistra a destra, con Lennon in testa, seguito da Starr, McCartney e Harrison. Dei sei scatti fu scelto il quinto dove i quattro erano ben allineati e poi anche perché, considerata la fase della loro carriera, li rappresentava in marcia come se andassero via dagli studi di registrazione. McCartney è scalzo e fuori passo rispetto agli altri. A parte Harrison, il gruppo indossa abiti disegnati da Tommy Nutter. John Lennon, primo della fila, indossa un abito bianco, Ringo Starr è in nero, Paul McCartney con un abito grigio (e in mano una sigaretta) e George Harrison in jeans.
Un Maggiolino Volkswagen bianco è alla sinistra della foto, parcheggiato accanto alle strisce pedonali, che apparteneva a una delle persone che vivevano nel condominio di fronte allo studio di registrazione. Dopo l'uscita dell'album, la targa (LMW 281F) è stata ripetutamente rubata dall'auto. Nel 2004, fonti di informazione hanno pubblicato un'affermazione fatta dal venditore americano in pensione Paul Cole secondo cui era lui l'uomo in piedi sul marciapiede alla destra della foto, ignaro di essere entrato per sempre nella storia.
E' una nota teoria del complotto, una leggenda metropolitana che sostiene che Paul McCartney sia morto nel 1966 a seguito di un incidente stradale e che sia stato sostituito da un sosia in tutte le apparizioni pubbliche da quel momento in poi. La cover dell'album Abbey Road è solo uno dei presunti indizi nascosti nella discografia dei Beatles. Paul è l'unico scalzo e fuori passo rispetto agli altri, e nel Regno Unito i morti vengono sepolti scalzi; in testa al gruppo c'è Lennon che dovrebbe rappresentare il gran sacerdote, ministro del culto, o forse un angelo, a seguire Ringo Starr completamente vestito di nero (da impresario delle onoranze funebri) e in ultimo George Harrison vestito tutto in jeans, come un becchino in abiti da lavoro per scavare la fossa.
Sempre lo stesso Paul in un'intervista con David Letterman affermerà che nella copertina di Abbey Road la scelta di camminare scalzo era data dal caldo tremendo (ironico pensare che col caldo camminare sull'asfalto a piedi nudi sia impossibile). Un atro indizio sembrerebbe attribuire alla targa del maggiolino LMW 28 IF la seguente dicitura: Living McCartney Was 28 If. Tale teoria, nel suo inglese sgrammaticato (e non senza forzature), vuole riallacciarsi al discorso dell'età di McCartney. Traducendo a senso (e rimettendo le parole nella loro posizione corretta) si potrebbe tradurre: "Se Paul McCartney fosse in vita, avrebbe 28 anni" (nel 1969).
Dall'altra parte della strada c'è un camioncino della polizia, simile a un carro funebre. L'unico numero civico che appare sembrerebbe un 3, corrispondente al numero dei Beatles superstiti; sul retro copertina, la "S" di Beatles è spezzata e, subito accanto, un riflesso sul muro sembra comporre un teschio. Infine, davanti alla parola "Beatles" si vedono dei fori sul muretto, che, se uniti fra di loro, formerebbero ancora un 3.
Ovviamente, il luogo è diventato una vera e propria meta turistica, dove ogni giorno in tanti camminano sull'attraversamento per replicare il celebre scatto che ha fatto la storia della musica, rendendo le strisce pedonali di Abbey Road semplicemente le strisce pedonali più fotografate di sempre.
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