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La stufa che elegge i Papi: orari (anche tv), segreti e simboli delle fumate 2025

Conclave, dal comignolo della Sistina il mondo attende: bianco o nero, il segnale che fa tremare la storia. E per due volte il fumo cambiò colore

Ambra Costanzi

05 Maggio 2025, 13:30

La stufa che elegge i Papi: orari (anche tv), segreti e simboli delle fumate 2025

Tutto comincia e finisce qui: il comignolo che svela al mondo il verdetto del Conclave (Foto LaPresse)

Mercoledì 7 maggio 2025, alle ore 16:30, si apre ufficialmente il Conclave. E con esso, l’antico rituale delle fumate. Occhi puntati sulla Cappella Sistina, dove il fumo bianco o nero continuerà a comunicare al mondo quello che la tecnologia ancora non può: il verdetto di una delle elezioni più misteriose e solenni del pianeta.

Il calendario delle fumate: orari e cosa aspettarsi

La prima fumata è prevista nel pomeriggio del 7 maggio, intorno alle 19:00. Tradizione vuole che il primo scrutinio raramente porti a una decisione: il nero è praticamente garantito. Nei giorni successivi, se necessario, ci saranno due fumate al giorno: una a metà mattina (verso le 12:00) e una nel tardo pomeriggio (circa 17:30). Se si raggiunge la maggioranza dei due terzi, il fumo cambierà colore e il mondo saprà che il 267º Papa è stato eletto.

Dove e come seguire le fumate in diretta

I principali network italiani e internazionali hanno già predisposto una copertura massiccia. LA7 ha annunciato collegamenti speciali a partire dal primo pomeriggio di mercoledì. Sky TG24 trasmetterà aggiornamenti continui, così come RaiNews24 e Vatican Media, che offre dirette streaming globali. Anche numerose piattaforme online — tra cui YouTube e i canali social ufficiali del Vaticano — seguiranno l’evento in tempo reale.

La stufa che parla al mondo


Dietro il simbolismo millenario, la fumata è anche un piccolo capolavoro di ingegneria vaticana. All’interno della Cappella Sistina, una speciale stufa (la stufa della Sistina) brucia le schede elettorali dopo ogni scrutinio. Dal 2005, per evitare confusioni cromatiche — storicamente frequenti — il fumo nero (nessuna elezione) è prodotto mescolando le schede bruciate a cartucce chimiche a base di perclorato di potassio, antracene e zolfo. Il bianco (elezione avvenuta) nasce dall’aggiunta di lattosio e clorato di potassio. Una formula tenuta segreta e rivista nel tempo per evitare il famigerato “grigio indeciso” che, in passato, ha disorientato perfino i cardinali stessi.

Curiosità: quando il fumo sbagliò colore

Il 1958 e il 1978 furono anni neri... di fumo incerto. Le prime fumate di entrambi i conclavi furono interpretate male da migliaia di fedeli radunati in piazza San Pietro e dai media di tutto il mondo. Da allora, il Vaticano ha perfezionato il sistema. Eppure, nonostante la chimica e la tecnologia, resta il fascino di un segnale semplice che tiene il mondo sospeso tra il bianco e il nero.

In un’epoca di breaking news e notifiche push, il Conclave resiste con il suo linguaggio arcaico e potente. Per chi osserva dalla piazza o da uno schermo, ogni fumata non è solo un colore: è il battito di una storia millenaria che si rinnova sotto gli affreschi di Michelangelo.

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