CALCIO SERIE C
Gian Luigi Rizzo, prossimo a diventare il nuovo proprietario
Venerdì la Ternana cambierà proprietario. Salvo inconvenienti dell’ultima ora. La strada verso il closing è spianata e venerdì è il giorno individuato per salire dal notaio romano Gianluca Anderlini e chiudere la partita. L’ultimo metro di cui avevamo parlato ieri non si è rivelato duro come il “Mortirolo” per i ciclisti ma, piuttosto, una dolce discesa verso l’agognato traguardo. Il club rossoverde passerà dopo un solo anno dai fratelli Stefano e Maurizio D’Alessandro al gruppo Villa Claudia di Gian Luigi Rizzo. Si passa dalla telefonia mobile alle cliniche private. Dal sogno americano dei D’Alessandro (lo sbarco in America, in corso, di Rabona) alla quarta clinica (quella che potrà costruire a Terni) che si aggiungerebbe alla casa di cura Villa Salaria Hospital (nelle vicinanze dell'aeroporto dell’Urbe) alla già citata Villa Claudia (quartiere Fleming a Roma) e alla villa Rizzo di Siracusa. Il preliminare confezionato martedì è stato accettato da tutte le componenti impegnate nel passaggio di proprietà: Gian Luigi Rizzo, la Ternana, la Ternana Women e Unicusano.
Dalle difficoltà del giorno prima, alle tensioni che avevano messo in dubbio l’operazione, all’intesa del giorno dopo, una giornata comunque riempita da incontri, telefonate e condivisioni. Operazione complessa a conclusione della quale il gruppo Villa Claudia dovrà acquisire le quote della Ternana da quattro soggetti diversi: dai fratelli D’Alessandro ma anche dalla N 21 trasformata da Holding a società operativa con finalità commerciali con una partecipazione ridotta al 45% riservando un altro 45% a Rabona Mobile e un 5% a testa per i due fratelli D’Alessandro. Una volta acquistata la Ternana avrà il controllo sulla Stadium srl (52%) ma dovrà rilevarne la quota restante divisa tra Stefano e Maurizio D’Alessandro. La Ternana in queste ore dovrà completare alcuni adempimenti, primo fra tutti il bilancio che accompagnato dalla relazione del sindaco unico, dovrà essere approvato dall’assemblea degli azionisti (i due fratelli).Quindi si dovrà procedere alla manleva degli azionisti uscenti per tenerli al riparo da specifiche responsabilità (contenziosi futuri ecc.). Chiuso il closing l’imprenditore romano dovrà immettere ossigeno puro nella Ternana chiamata a rispondere alle scadenze del 16 settembre e di ottobre. In totale circa tre milioni: l’inizio di una nuova vita fatta finalmente (è la speranza) di sicurezza economica.
Poi arriveremo alle scelte che riguarderanno il nome del presidente numero 33 nella storia della Ternana ma anche a quelle che impatteranno sull’operatività del club, sia sportiva che gestionale. Domande alle quali darà risposte il nuovo gruppo dirigente che da venerdì entrerà a pieno titolo nella sede di via della Bardesca iniziando un percorso che dovrà garantire un futuro sereno, nel nuovo stadio, ad una Ternana che ha bisogno finalmente di stabilità.
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