CRONACA
Le autopsie sui corpi di Eliza Stefania Feru e Daniele Bordicchia saranno effettuate dal medico legale Luca Tomassini giovedì 9 gennaio. L’esame darà quelle risposte ancora mancanti per ricostruire gli ultimi istanti di vita della 29enne, freddata con un colpo di pistola alla testa dal marito, 38 anni, che poi subito dopo si è suicidato.
I genitori dell’uomo, guardia giurata, li hanno ritrovati a distanza di diverse ore (l’omicidio suicidio si sarebbe consumato tra le 10 e la mezzanotte di sabato 4 gennaio): la donna riversa sul divano colpita nel sonno e lui nella stanza accanto disteso sul letto con un colpo alla testa. I colpi sono partiti tutti dalla pistola di ordinanza, una Glock 17 calibro 9, del 38enne legalmente detenuta. Ricostruita la dinamica della tragedia, avvenuta in una abitazione bifamiliare in via degli Ulivi a Gaifana di Gualdo Tadino, le famiglie potranno dare pace ai loro cari. Sul movente che ha portato alla tragedia restano pochi dubbi, balzato ormai alla cronaca come il primo femminicidio in Italia del 2025. Una scia di morte ormai non più controllabile.
Dunque il cosiddetto movente. Daniele era geloso, dicono alcuni amici, e i litigi continui e sempre più frequenti scoppiati all’indomani del viaggio di nozze in Egitto lo avevano reso consapevole che poteva perdere Eliza. E forse l’aveva già persa. Si erano sposati dopo alcuni anni di fidanzamento a maggio dello scorso anno: i fiori, la torta, il vestito bianco tutto come in un sogno. Ma il sogno probabilmente per Eliza si era spezzato e già aveva deciso di andarsene di casa. Aveva lasciato Daniele ma poi era tornata difficile dire ora se fosse un ripensamento, un tentativo di ricomporre il rapporto o altro. Sabato sera erano in casa, da soli. Al mattino Eliza sarebbe dovuta tornare al lavoro al Serafico per l’Epifania. Ma Daniele non l’ha voluta lasciar andare via più.
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