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L'assessore Grohmann in esclusiva sull'arrivo di Esselunga: “Abbiamo fatto prevalere l’urgenza e la ragion di stato per il bene di questa città”

Intervista al responsabile di Ambiente, Aree verdi e Rigenerazione urbana che risponde alle domande del Corriere dell'Umbria sull'insediamento in via Settevalli

Gabriele Burini

28 Novembre 2024, 10:00

Esselunga a Perugia, l'assessore Grohmann: “Abbiamo fatto prevalere l’urgenza e la ragion di stato per il bene di questa città”

L'assessore David Grohmann

David Grohmann, assessore all’Ambiente, Aree verdi e Rigenerazione urbana del Comune di Perugia, mette i puntini sulle i sull’arrivo di Esselunga in via Settevalli.

- Assessore Grohmann, il consiglio comunale ha votato a favore del Piano attuativo per il recupero dell’area dell’ex mercato ortofrutticolo dove arriverà Esselunga. Quali sono i prossimi atti del Comune?
Partiamo da un dato di realtà. Quella che è stata definita quasi come una mostruosità, in realtà è una variante che prevede un aumento di superficie commerciale di 413 metri quadrati in più rispetto a quanto già previsto dal prg. Meno di un campo da tennis. Ora inizia il processo di attuazione del piano, che passerà da un’interlocuzione diretta con il soggetto attuatore relativamente ai dettagli del progetto da realizzare. Parallelamente partirà la progettazione del lavori di riqualificazione dell'area, a partire da via Piccolpasso, a cui destineremo le risorse risultanti dall’operazione. Prima però avvieremo una fase di partecipazione con la cittadinanza, per individuare e intervenire sulle principali criticità.

- Perché non avete potuto fermare l’iter?
Il problema è che molte delle questioni “scomode” sono state sospese al momento della candidatura a sindaca della consigliera Scoccia. Se per alcune di queste vicende una sospensione di 8/9 mesi ha avuto un impatto più facilmente gestibile, nel caso di un cantiere della dimensione e con i vincoli temporali del Brt, questa perdita di tempo prezioso è stata imperdonabile. Questa situazione ci ha portato verso una strettoia, nella quale si doveva agire con tempestività. Se non finiremo i lavori del Brt entro la data prevista, il 2026, il Comune rischia di andare in dissesto. Per questo abbiamo compresso tutte le procedure e sbloccato questa pratica che ci permette di andare a realizzare in quell’area la stazione di sosta del Brt così come previsto dal progetto approvato dalla giunta Romizi. Abbiamo fatto prevalere l’urgenza e per certi versi la ragion di stato, per il bene della città, sacrificando anche occasioni di partecipazione che intendiamo però recuperare in futuro. Per farle capire meglio: abbiamo dovuto attendere circa sei mesi per ricevere le autorizzazioni relative alle modifiche di via Chiusi. Non potevamo rischiare di far slittare la partenza dei lavori per altri sei mesi.


- Confcommercio ha chiesto un tavolo di confronto. Avete intenzione di farlo?
Nelle scorse settimane, per il tramite dell’assessore Stafisso, sono già state avviate delle interlocuzioni con le associazioni di categoria. Chiaramente anche la Confcommercio di Perugia è stata coinvolta. E’ stato concordato l’avvio di un tavolo di confronto strutturato tra il Comune e le organizzazioni che rappresentano il mondo del commercio e più in generale quello delle attività produttive.


- E invece la questione della maxi monetizzazione dai parcheggi? Crede sia un precedente?
Il comparto di via Settevalli sarà dotato di parcheggi e gli utenti che dovessero raggiungerlo con la propria auto potranno contare sugli spazi che saranno al servizio della struttura. C’era una difformità negli standard del progetto rispetto a quelli richiesti dal nostro regolamento, pertanto si è deciso di andare nella direzione della monetizzazione, che libererà altre risorse per riqualificare l’area.

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