Atto vandalico
Una delle statue del presepe danneggiate
“C’è ancora gente onesta, che sa assumersi le proprie responsabilità, per cui quanto accaduto assume contorni diversi”. Questo il commento di alcuni degli organizzatori del presepe di San Martino a Gubbio dopo l’ “autodenuncia” dell’autore dell’atto vandalico dei giorni scorsi ai danni di alcune statue nella zona del ponte di San Martino. Il responsabile dei danneggiamenti ha scritto agli organizzatori assumendosi la piena responsabilità dell’accaduto, pronto a risarcire il danno procurato. Una specie di bella storia post-natalizia.
Nel post, in cui fornisce generalità e numero telefonico, scrive: “Queste parole per porgere umilmente le mie scuse a tutti i volontari che si impegnano con dedizione e amore per il Quartiere alla realizzazione del presepe. All’alba di Capodanno, in preda ad eccessiva euforia ho fatto cadere la statua dell’asino situata sul ponte nel misero tentativo di fare una goliardata. Ho provveduto a rialzarlo pur non realizzando immediatamente l’entità del danno”.
Si è reso conto di quanto veramente era accaduto “solo dopo aver letto casualmente un articolo di giornale (il Corriere dell’Umbria, ndr) che ha suscitato in me spaesamento e profondo imbarazzo. Accetto di buon grado osservazioni e critiche. Non cerco né giustificazioni né alibi, vorrei solo metterci la faccia e fare quello che la coscienza mi impone, ossia avere la possibilità di porre rimedio al danno commesso, in termini economici e morali. Mi assumo ogni responsabilità e vorrei camminare per strada a testa alta essendo da qualche tempo anche io residente del Quartiere che ho scelto (dopo averlo frequentato sempre in punta dei piedi dall’adolescenza tra amicizie e lavoro)”.
E conclude assicurando la sua “fattiva disponibilità e collaborazione per le fasi di smontaggio e prossimo allestimento qualora lo riteniate opportuno”. Sui social l’autodenuncia del responsabile dell’atto vandalico è stata commentata da tante persone e tutte hanno espresso un giudizio positivo.
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