cronaca
La polizia di Foligno
Momenti di forte tensione nella notte di lunedì 14 luglio in un’abitazione della città, dove un uomo di 33 anni, di origini libanesi, è stato arrestato dalla polizia di Stato per resistenza, violenza e minaccia aggravata a pubblico ufficiale. A lanciare l’allarme è stata l’ex moglie dell’uomo, preoccupata per le minacce ricevute durante una discussione relativa alla gestione delle figlie, che in quel momento si trovavano proprio nell’abitazione del padre. Spaventata dal tono delle parole e dalla violenza espressa, la donna ha chiamato il Numero Unico di Emergenza.
Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Polizia di Foligno. Alla vista degli agenti, l’uomo si è barricato in casa, rifiutandosi di aprire la porta e minacciando intenti suicidi. Dopo un lungo tentativo di mediazione, il 33enne ha finalmente accettato di aprire, permettendo così il rientro in sicurezza delle figlie, affidate subito alla madre. Ma la situazione è ulteriormente degenerata: l’uomo, in evidente stato di agitazione, ha improvvisamente minacciato i poliziotti brandendo un coltello da cucina. Solo dopo una colluttazione gli agenti sono riusciti a disarmarlo e bloccarlo senza ulteriori conseguenze.
Accompagnato in commissariato per le procedure di rito, l’uomo è stato arrestato e su disposizione del pubblico ministero, trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida. Si ricorda che l’indagato è da ritenersi innocente fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.
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