"Mamma non voglio parlarne" diceva il 17enne alla madre sull'omicidio di Foligno. Al via gli esami sul cellulare della vittima

La madre del 17enne arrestato per l'omicidio di Salvatore Postiglione ha provato un forte timore quando ha appreso la notizia. Era a conoscenza del fatto che suo figlio, carpentiere, era tornato a casa una sera di ottobre molto arrabbiato per motivi di lavoro. Anche l'assistente sociale che seguiva la figlia più piccola era al corrente della sua rabbia nei confronti di un collega di circa 50 anni.

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Quando ha sentito dell'omicidio, la madre ha avvertito un senso di paura, poiché il comportamento del ragazzo era cambiato: mostrava occhi sbarrati, parlava poco e si muoveva in modo frenetico, abbracciandola continuamente. Inoltre, aveva notato la scomparsa di un coltello da cucina e, quando gli ha chiesto spiegazioni, lui ripeteva solo che "non c'è più".

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Cercando di affrontare il tema dell'omicidio con il figlio, lei ha ricevuto come risposta un secco "non voglio parlarne". Un segreto che lo legava alla vittima, di cui aveva parlato con un’amica e che lo imbarazzava, è rimasto con lui. Le indagini hanno escluso motivi lavorativi come causa scatenante e ora si cerca di capire quale altro problema possa aver portato a questo tragico evento.

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Gli inquirenti speravano di ottenere chiarimenti dal 17enne durante un interrogatorio programmato per le 11 del giorno successivo. Tuttavia, non si è svolto perché, secondo il medico dell'istituto penitenziario minorile di Firenze, il giovane non era in condizioni di essere interrogato. L'avvocato Ilario Taddei ha spiegato che il ragazzo non è in grado nemmeno di affrontare un processo e necessita di cure prima di poter interagire con l'esterno. Pertanto, l'interrogatorio è stato rinviato a data da destinarsi. Gli avvocati potrebbero riuscire a incontrarlo nei prossimi giorni, ma anche questo incontro potrebbe essere annullato a causa delle sue condizioni di salute.

Nel frattempo, è stato programmato per martedì 19 ottobre l'esame del telefono cellulare della vittima, sequestrato all'inizio delle indagini. Anche il cellulare del 17enne è stato confiscato per cercare informazioni utili. Si attende infine il nulla osta per restituire la salma di Salvatore Postiglione alla famiglia, che potrà così organizzare i funerali.