I passeggeri transitanti nell'aeroporto di Perugia dal 2000 a oggi
L’aeroporto San Francesco - unico scalo internazionale umbro - è ormai vicino al massimo dei passeggeri che può trasportare. Il record del 2024 (534 mila passeggeri) considerato l’andamento del 2025 (276 mila nel primo semestre) sarà ulteriormente ritoccato. Quella che era la soglia previsionale di Gae Aulenti che aveva posto come capacità - in fase progettuale - le 500 mila persone trasportate adesso è diventata una condizione concreta considerato che per il terzo anno consecutivo questa soglia sarà superata. Ma come si è arrivati, in un quarto di secolo, a questo risultato che costringe a un ulteriore scatto per continuare la crescita? L’analisi di Aur (Agenzia Umbria ricerche) ci aiuta a capire nel dettaglio l’evoluzione dell’aeroporto San Francesco, “una storia fatta di slanci, frenate, accelerazioni e ripartenze. Una traiettoria non lineare, ma nel complesso orientata verso l’alto” spiega il ricercatore Giuseppe Coco che ha sviluppato il focus.
Dopo i primi anni di stallo, nel 2007 c’è il primo scatto con 97 mila passeggeri (il doppio dell’anno precedente), “a partire dal 2009 la dinamica accelera in modo evidente, con un incremento sostenuto che porta al primo vero picco nel 2015, quando si superano i 270 mila passeggeri annui. È proprio in questa fase che iniziano a manifestarsi gli effetti della riqualificazione infrastrutturale realizzata tra il 2007 e il 2012” aggiunge Coco. “Negli anni immediatamente successivi, tra il 2016 e il 2019, lo scalo attraversa una fase più difficile. Il terremoto del 2016 e le sue conseguenze sul turismo, unite a una parziale riduzione dell’offerta di voli, portano a una flessione significativa dei passeggeri, che nel 2019 scendono a poco più di 219 mila. È un periodo di contrazione, che riflette le fragilità di un’infrastruttura regionale esposta agli shock esterni. La crisi pandemica del 2020–2021 segna, com’era prevedibile, un punto di minimo (rispettivamente 77 mila e 144 mila). Il traffico si riduce drasticamente, in linea con una dinamica globale che colpisce in modo trasversale l’intero comparto aeroportuale” analizza ancora Coco.
Tra il 2022 e il 2024 la vera svolta. In un solo anno i passeggeri crescono di oltre il 44%, per poi consolidarsi su valori mai raggiunti prima. Il 2024 segna una stabilizzazione in quota, con un lieve ma significativo incremento rispetto al 2023, che rafforza ulteriormente il risultato. “I numeri, oggi, parlano con chiarezza: l’aeroporto dell’Umbria ha superato con continuità il mezzo milione di passeggeri annui. I dati del primo semestre 2025, letti alla luce del percorso degli ultimi dieci anni, sembrano indicare un punto di maturazione. Un traguardo che proietta lo scalo oltre i suoi orizzonti tradizionali. Nel sistema aeroportuale italiano non è affatto scontato che uno scalo minore riesca a trovare un proprio spazio. Il caso dell’Umbria mostra che è possibile” conclude Coco.
NewsletterIscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato ...
Corriere dell'Umbria - Le notizie del giornoRicevi ogni sera le notizie del giorno
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy