L'intervista
												Fulvio Bifarini
L’Oriente e l’Umbria unite nel segno artistico del perugino Fulvio Bifarini. Fino al 3 novembre, il Giappone celebra l’Italia con un evento straordinario: l’Aeon Italia Fair. Organizzata da Aeon, colosso giapponese con oltre 1.700 store in tutto il Paese, in collaborazione con l’Ice (istituto per il commercio estero) e il supporto della sezione promozione commerciale dell’Ambasciata d’Italia, la rassegna si propone di raccontare l’anima italiana attraverso la sua cultura, il suo stile e la sua creatività.
In questo contesto di prestigio internazionale, l’Italia è rappresentata da un unico artista: il perugino Fulvio Bifarini, selezionato per la sua capacità di tradurre l’identità italiana in forme visive contemporanee e coinvolgenti. Pittore, designer e visionario, Bifarini porta in Giappone il suo universo estetico, fatto di colori, simboli e narrazioni che parlano di bellezza, memoria e trasformazione. La sua partecipazione non si limita all’esposizione delle opere: le creazioni di Bifarini hanno ispirato una collezione esclusiva di streetwear firmata Esseme, il marchio di moda originale di Aeon. Una linea che fonde arte e abbigliamento, pensata per un pubblico giovane e internazionale, e che porta il nome dell’artista come segno distintivo. È la prima volta che un artista italiano collabora in questo modo con un brand giapponese, dando vita a un ponte creativo tra due culture.
L’evento ha ricevuto una grande eco mediatica: video promozionali trasmessi in tutti gli showroom Aeon, spot televisivi e un sito web dedicato raccontano l’iniziativa e ne amplificano il messaggio. L’Italia, in questa occasione, non è solo sinonimo di cucina e moda, ma diventa anche territorio di espressione artistica e innovazione visiva.
“Sono felice e onorato di essere stato scelto per rappresentare il mio Paese in un contesto così importante,” ha dichiarato Bifarini. “Portare la mia arte in Giappone, e vederla trasformarsi in abiti, in immagini, in linguaggi condivisi, è un’esperienza che mi arricchisce profondamente. L’Italia ha ancora molto da dire al mondo, e l’arte è uno dei suoi strumenti più potenti”. 
Il profilo
Fulvio Bifarini è un artista che ha fatto del colore il suo universo espressivo, il suo codice poetico, la sua firma nel mondo dell’arte contemporanea. Noto e apprezzato a livello nazionale e internazionale, si distingue per una pittura astratta a olio, spesso di grandi dimensioni, che non cerca di rappresentare il reale, ma di evocarlo, di suggerirlo, di trasformarlo in emozione pura. La sua produzione è un viaggio continuo nell’essenza del colore, protagonista assoluto di ogni opera. 
Con oltre novanta mostre personali all’attivo, il percorso espositivo di Bifarini è ricco e articolato. Tra le più recenti si ricordano Chromatisms 20 alla Galérie de Paris (2024), Colorland al Borgo Brufa Spa Resort, Macrocolor presso #Spazio e Luce e Spazio alla Sala dei Vinarelli (2023). Già nel 2022 aveva presentato CromatisMIanno 16 e Cromatismo16 in prestigiose sedi umbre, come Palazzo Graziani e la Galleria Le Logge. Il 2020 lo ha visto protagonista con Dreaming a Le 3 Vaselle Art Resort e Inside the color II al Borgo Brufa Resort Gallery. La sua presenza nelle collettive è altrettanto significativa: da Spoleto Art Festival alla Biennale di Arte Contemporanea di Firenze, fino alle esposizioni internazionali in Giappone (Osaka), Germania (Francoforte), Stati Uniti (New York) e Francia. Nel 2017 è stato nominato alla Biennale di Arte Contemporanea di Città di Castello, un riconoscimento che ha ulteriormente consolidato la sua posizione nel panorama artistico italiano.
Fulvio Bifarini non dipinge solo quadri: costruisce atmosfere, racconta silenzi, accende visioni. In un mondo spesso dominato dalla velocità e dalla sovraesposizione, le sue opere ci ricordano il valore della contemplazione, della profondità, della bellezza che nasce dall’essenziale.
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