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DANZA

Dopo la laurea honoris causa, il 14 e 15 novembre l'etoile chiude le celebrazioni del 25° anniversario di carriera con lo spettacolo Roberto Bolle and friends

Clementina Civitavecchia

01 Novembre 2025, 18:05

Dopo la laurea honoris causa, il 14 e 15 novembre l'etoile chiude le celebrazioni del 25° anniversario di carriera internazionale con lo spettacolo Roberto Bolle and friends

Il 28 ottobre Roberto Bolle ha commosso il pubblico ricordando i suoi genitori nell’Aula Magna dell’Università di Firenze, dove ha ricevuto la laurea honoris causa in “Pratiche, linguaggi e culture della comunicazione”. Con questo riconoscimento, l’Étoile entra a far parte del gruppo di grandi personalità italiane che hanno ricevuto lo stesso onore accademico, tra cui Valentino Rossi e Roberto Benigni. Una carriera iniziata da bambino, ma divenuta internazionale quando Rudolf Nureyev lo scelse come protagonista di Romeo e Giulietta: una performance che segnerà l’inizio della sua carriera mondiale. I festeggiamenti per il suo 25º anniversario, iniziati a luglio, si concluderanno il 14 e 15 novembre al Teatro Arcimboldi di Milano (TAM) con il suo celebre gala “Roberto Bolle & Friends”.

Laurea honoris causa

Il 28 ottobre, Roberto Bolle, Étoile del Teatro alla Scala di Milano, ha ricevuto presso l’Università di Firenze la laurea honoris causa in “Pratiche, linguaggi e culture della comunicazione”. Il riconoscimento gli è stato conferito per il suo impegno appassionato nell’esaltare la capacità comunicativa della danza e per “il suo continuativo rapporto con Firenze, palcoscenico privilegiato della sua arte”, come si legge nella motivazione. Firenze è infatti una città con la quale Bolle ha un legame speciale, avendo danzato fin da giovanissimo nella sede del Maggio Musicale Fiorentino, uno dei più prestigiosi teatri d’opera d’Europa, fondato nel 1933. In questo stesso luogo l’artista è tornato quest’anno con lo spettacolo “Caravaggio”. A consegnargli il titolo nell’Aula Magna dell’ateneo è stata la magnifica rettrice Alessandra Petrucci, la quale, visibilmente emozionata, ha spiegato come l’Ateneo di Firenze abbia deciso di conferire al Maestro Bolle la laurea honoris causa per la sua dedizione alla danza, l’impegno e la determinazione che ne fanno un esempio per tanti giovani. Al termine della proclamazione, Bolle ha poi tenuto una lectio magistralis dal titolo “Il corpo come linguaggio universale: esperienze, valori e visione di una vita plasmata dalla danza”.

Dallo studio al debutto

Come racconta Roberto Bolle durante la lectio, la sua storia artistica nasce da bambino, probabilmente a causa della timidezza: la danza gli permetteva di esprimere con il corpo quelle emozioni che le parole da sole non riuscivano a comunicare. Tutto ebbe inizio a sette anni, in una palestra dove, un paio di volte alla settimana, una maestra di danza teneva lezioni a un gruppo di bambine. Lui era l’unico maschietto tra tante femminucce. Questa cosa lo metteva un po’ in imbarazzo, “ma non abbastanza da rinunciare”, spiega Bolle. Alcuni anni dopo si trasferì all’Accademia di Vercelli, dove non era più l’unico ballerino di sesso maschile: insieme a lui ce n’era solo un altro.

Il destino bussò alla sua porta a dodici anni, quando un’amica di sua madre portò a casa un articolo di giornale che annunciava un’audizione per la scuola di ballo del Teatro alla Scala. Superò il provino, ma la strada era in salita. La nostalgia di casa rese i primi anni molto difficili, tanto che nei fine settimana puntava la sveglia alle 5,30 del mattino per tornare dai suoi genitori. Non andò meglio a tredici anni e fu ancora più difficile durante gli ultimi anni di liceo: le lezioni terminavano alle 22,40, mentre quelle di danza alla Scala iniziavano alle 8,30 del mattino. “Sentivo di non farcela, eppure nessun periodo è mai stato tanto intenso e formativo”, racconta Bolle durante la sua lectio magistralis. A 19 anni entrò a far parte del corpo di ballo della Scala e a soli 21 anni arrivò inaspettatamente la nomina a primo ballerino.

Quell’evento cambiò la sua vita in un attimo: iniziò a girare il mondo esibendosi sui palcoscenici più prestigiosi: dal National Ballet of Canada di Toronto, all’English National Ballet di Londra, dove portò in scena alla Royal Albert Hall prima Il lago dei cigni (alla presenza di Lady Diana e della principessa Margaret) poi Romeo e Giulietta, diretta da Rudolf Nureyev che lo scelse come protagonista. Seguirono Lo Schiaccianoci alla Royal Opera House, il Giubileo d’Oro della Regina Elisabetta II a Buckingham Palace, la cerimonia olimpica di Torino 2006, l’Opéra Garnier di Parigi e il Metropolitan di New York. Eppure, pur vivendo un sogno, Bolle ammette che quel periodo lo mise a dura prova perché, pur lavorando molto, aveva avuto poca fiducia in sé stesso. Uscì dalla crisi semplicemente dando il meglio di sé. “L’etica del lavoro, la serietà, la dedizione: tutte lezioni che si sono rivelate indispensabili”, confessa durante il suo discorso, poco prima che la voce gli si spezzi ricordando il sacrificio e l’esempio dei suoi genitori. “Ho imparato da loro che lavorando instancabilmente si possono offrire ai propri figli opportunità migliori”. Ed è così che, dopo anni di sacrificio e di studi, il 14 e 15 novembre chiude i festeggiamenti per il suo 25º anniversario di carriera internazionale presso il TAM – Teatro Arcimboldi Milano con il suo gala “Roberto Bolle and Friends”, un viaggio attraverso la danza in ogni sua forma, dal classico al contemporaneo, con la partecipazione di primi ballerini di fama mondiale.

Laurea honoris causa

La laurea honoris causa è un riconoscimento che viene conferito a chi si è distinto in un particolare ambito e non richiede necessariamente la frequentazioni di un percorso di studi tradizionale. In Italia hanno ricevuto questo titolo i seguenti personaggi: Valentino Rossi, Vasco Rossi, Luciano Pavarotti, Lilian Thuram, Sophia Loren, Andrea Camilleri, Piero Angela, Franca Valeri, Samantha Cristoforetti, Ivano Fossati, Pupi Avati e Roberto Benigni con la sua celeberrima lectio magistralis su Dante Alighieri e la lunga standing ovation.

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