Cinema
Robert Redford in "The Candidate", foto da Instagram
L'icona di Hollywood e fondatore del Sundance Institute, scomparso ieri - martedì 16 settembre - all'età di 89 anni, ha lasciato un'eredità indelebile. Tra le sue politiche cinematografiche prevaleva quella degli anti-sequel ma come ogni regola che si rispetti, anche in questo caso c'è stata un'eccezione. Tra i suoi film, The Candidate ha continuato a ossessionarlo per decenni: la satira politica diretta da Michael Ritchie in cui interpretava Bill McKay, un idealista che scuote l'establishment nella corsa al Senato della California. Il film, premiato con l'Oscar per la sceneggiatura di Jeremy Larner, è rimasto al centro di un sequel mai concretizzato.
A raccontare il dietro le quinte di questo sogno incompiuto è il regista e amico Rod Lurie, che ha diretto Redford nel 2001 in The Last Castle, al fianco di James Gandolfini e Mark Ruffalo. In un'intervista a The Hollywood Reporter, Lurie ha rivelato che lui e Redford hanno trascorso anni a discutere di un possibile seguito per The Candidate. Le conversazioni sono iniziate durante le riprese di The Last Castle, un thriller su una lotta di potere in una prigione militare, e sono proseguite con scambi epistolari anche dopo la fine della produzione. "Una delle sue speranze era continuare la storia di Bill McKay - ha dichiarato Lurie .- Immaginava il personaggio come un ex presidente, pronto a consigliare un nuovo candidato".
Tra gli attori ipotizzati per il ruolo del giovane politico, sono emersi i nomi di Denzel Washington e George Clooney. Nonostante l'entusiasmo, il progetto non è mai andato oltre la fase di discussione. Redford, pur notoriamente anti-sequel, cambiò idea per un breve periodo e affidò la sceneggiatura a Larry Gelbart, celebre per MASH e co-autore di Tootsie. In un'intervista al New York Times del 2003, Redford spiegò il fascino di rivisitare The Candidate: "La verità è così orribile, ma a suo modo orribile, è divertente", aveva sottolineato l'attore. Tuttavia, il sequel non ottenne mai il via libera. Ironia della sorte, Redford fece un'eccezione alla sua regola contro i sequel nel 2019, riprendendo il ruolo di Alexander Pierce in Avengers: Endgame dopo Captain America: The Winter Soldier. Ma il ritorno di Bill McKay rimase un desiderio irrealizzato.
Lurie, che ha diretto anche il thriller politico candidato all'Oscar The Contender, ricorda con affetto il tempo trascorso con Redford: "Ha recitato nel più grande film mai realizzato, Tutti gli uomini del Presidente - ha detto a The Hollywood Reporter .- Sul set di The Last Castle, cenavamo insieme tre sere a settimana e non ci stancavamo mai di parlarne".
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