Cinema
Il mondo del cinema piange la scomparsa di Robert Redford, l'iconico attore e regista americano morto oggi - martedì 16 settembre - all'età di 89 anni. La notizia ha scatenato un'ondata di tributi da parte di colleghi, fan e figure pubbliche, tra cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha espresso il suo cordoglio.
In un breve intervento prima di imbarcarsi per una visita di Stato nel Regno Unito, Trump ha ricordato Redford come una leggenda indiscussa di Hollywood: "Ci sono stati anni in cui non c'era nessuno migliore di lui", riporta Adnkronos. Redford, noto per ruoli indimenticabili in Butch Cassidy and the Sundance Kid, The Sting e All the President's Men, ha rivoluzionato il cinema americano con la sua presenza carismatica e il suo talento dietro la macchina da presa, vincendo un Oscar onorario nel 2002 per il suo contributo al settore. Il commento di Trump raggiunge anche toni più leggeri e personali al ricordo dell'artista, definendolo "per un certo periodo il più sexy" di Hollywood.
La morte di Redford arriva in un periodo di riflessione per il cinema, che ha perso diverse stelle negli ultimi anni. Nato il 18 agosto 1936 a Santa Monica, in California, Redford ha incarnato l'eroe americano ideale: affascinante, intellettuale e impegnato socialmente. Ha fondato il Sundance Institute nel 1981, che ha lanciato carriere di registi indipendenti trasformando il festival di Sundance in un evento globale per il cinema indipendente.
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