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Perugia per Laura: alla sala dei Notari l'omaggio a Laura Santi

L'evento fortemente voluto dalla giornalista morta a luglio

Redazione Web

15 Settembre 2025, 20:57

Perugia per Laura: alla sala dei Notari l'omaggio a Laura Santi

Si terrà martedì 16 settembre alla Sala dei Notari alle 17.30 l’evento in memoria di Laura Santi, “Perugia per Laura”. La commemorazione è stata fortemente voluta dalla stessa giornalista malata di sclerosi multipla progressiva, morta il 21 luglio scorso dopo aver avuto accesso al suicidio medicalmente assistito – il primo in Umbria. Interverranno alla commemorazione la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, l’assessore regionale al welfare, Fabio Barcaioli, la presidente dell’Assemblea legislativa, Sarah Bistocchi, la segretaria nazionale dell’associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo, il tesoriere dell’associazione Coscioni, Marco Cappato, il responsabile delle iniziative sul fine vita dell’associazione Coscioni, Matteo Mainardi, due delle assistenti di Laura Santi, Ilaria Luchetti e Sara Bini, le giornaliste Francesca Mannocchi e Francesca Marruco e il marito di Laura, Stefano Massoli.


“Con questo evento - sta scritto nella nota di Palazzo dei Priori - Perugia, l’Amministrazione e la comunità vogliono rendere omaggio a una concittadina che ha vissuto la malattia con un coraggio senza pari, ha combattuto per vedersi riconosciuto un diritto civile, ha messo a disposizione di tutti la sua sofferenza e la sua intelligenza per promuovere un dibattito necessario e costruttivo su temi che possono toccare ognuno di noi. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare”.


Marco Cappato e Filomena Gallo, insieme a Matteo Mainardi, ad Alice Spaccini (del coordinamento regionale Liberi subito) e a Stefano Massoli domani mattina inoltre procederanno alla consegna delle firme raccolte per chiedere che anche l’Umbria approvi una legge sul fine vita, come quella già approvata e in vigore in Toscana. Ad avviare la campagna di raccolta firme, e annunciare anche il superamento della soglia di sbarramento minimo di 3.000 firme, era stata la stessa Laura Santi, che della sua battaglia per una morte dignitosa, ha fatto una battaglia collettiva. La giornalista, che si è autoindotta la morte con un farmaco individuato dalla Asl, ha lottato a lungo per avere il via libera. Le ci sono voluti oltre due anni. Un tempo interminabile in cui ha avuto anche bisogno dell’intervento dei giudici. La proposta di legge prevede proprio che non vi siano altri casi simili e che la tempistica per una risposta - positiva o negativa - avvenga entro un tempo prestabilito e breve. Dopo il deposito delle firme la proposta dovrà essere calendarizzata e discussa in consiglio regionale.

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