LA STORIA
"In Montalbano c'è molto di mio padre. Non l'ho scoperto io, ma mia moglie", così Andrea Camilleri parlava del personaggio di Montalbano in un'intervista a Rai Cultura. La storia del celebre commissario siciliano è - necessariamente - intrecciata con quello del suo autore: dalla terra di origine, fino alla scelta di utilizzare un linguaggio - il vigatese - misto - un italiano fortemente contaminato dalla lingua siciliana.
Il nome Montalbano nasce come omaggio allo scrittore spagnolo Manuel Vásquez Montalbán, ideatore del famoso investigatore Pepe Carvalho: "Anni fa lessi un suo romanzo dal titolo Il pianista che mi diede il modo di organizzare un mio romanzo: Il birraio di Preston. Quando mi ritrovai tra le mani un personaggio giallo da delineare gli diedi il nome di Montalbano, prima di tutto perché si tratta di un cognome siciliano diffusissimo e in secondo luogo proprio come ringraziamento a Vásquez Montalbán" - ha raccontato Camilleri a Rai Cultura.
Il personaggio stesso è ispirato, però, alla figura di suo padre: "mio padre un uomo leale, ironico, coraggioso, generoso. Insomma: Montalbano", ha raccontato Camilleri al Corriere della Sera. "Mia madre fu costretta a sposarlo: matrimonio combinato. Nozze di zolfo, toccate anche a Pirandello: gli zolfatari facevano sposare i loro eredi per concentrare la proprietà, e ritardare il fallimento cui erano condannati. Ma lei cambiò subito idea sul marito. Scoprì un uomo meraviglioso - continua -. E’ stata mia moglie, che l'ha conosciuto bene, a farmelo notare: 'Montalbano è per tre quarti tuo papà, e tu hai scritto una sua lunga biografia'".
Un processo lungo - lo descrive Camilleri - quello che ha portato alla nascita del vigatese: "Ci ho messo anni. Avevo cominciato a scrivere in italiano ma sentivo di non riuscire a rendere tutto quello che volevo" - ha raccontato l'autore a L'Espresso.
Poi, come nello stesso personaggio di Montalbano, il contributo del padre dello scrittore: "Fu appunto mio padre a darmi la chiave quando mi disse che avrei dovuto scrivere il romanzo che avevo in mente esattamente per come glielo avevo raccontato".
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