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IL RACCONTO

Renato Carosone e la vera storia d'amore con Lita. Chi era la musa del cantante: dall'incontro in Africa a Maruzzella

Andrea Pescari

25 Agosto 2025, 21:20

Renato Carosone e la vera storia d'amore con Lita. Chi era la musa del cantante: dall'incontro in Africa a Maruzzella

La vita di Renato Carosone cambiò del tutto nel 1937, quando fu invitato in Africa con il compito di dove intrattenere le truppe italiane in Eritrea. Precisamente si recò a Massaua, una città portuale della zona, ed è proprio lì che conobbe Italia Levidi detta Lita, la donna della sua vita. Lei era una delle ballerine più popolari e di spicco del tempo, nata a Venezia, e si trovava in quel luogo con lo stesso scopo di Carosone. Un primo incontro che fu un vero e proprio colpo di fulmine. Renato perse la testa per lei e i suoi sentimenti furono ricambiati, tanto che si sposarono a Massaua il 2 gennaio 1938.

Lita era madre di un bambino, Pino, nato da una relazione precedente, ma Renato lo accolse come suo figlio, riconoscendolo legalmente e amandolo come tale. La propria storia l'ha raccontata Pino stesso: era nato da Lita cinque anni prima del matrimonio, in un'epoca in cui essere una ragazza madre era uno scandalo e sposarla uno scandalo ancora maggiore. Renato decise di adottare il bambino e di registrare la sua nascita in Italia con il cognome Carusone un anno e mezzo dopo il matrimonio con Lita, al fine di regalare al bambino una famiglia e una vita migliore. Lui e Lita non ebbero in seguito figli naturali.

Lei per il compositore napoletano è stata una sorta di musa ispiratrice, tanto da dedicarle una delle sue canzoni più famose: Maruzzella. La canzone, che racconta di una figura femminile dolce e affascinante, riflette l'affetto e la passione che Carosone provava per Lita. In particolare, Maruzzella esprime sentimenti di tenerezza e ammirazione, propri di un amore vero e duraturo come quello che legava i due innamorati. Un gesto artistico che immortalò nei suoi brani - per sempre - la presenza importante di Lita nella sua vita personale e artistica.

Poco dopo Carosone fu chiamato alle armi e, nel giugno 1940 (allo scoppio della seconda guerra mondiale), dovette trasferirsi al fronte della Somalia italiana. Occupata dopo un anno Addis Abeba dalle truppe britanniche, Renato tornò con la sua fisarmonica ad Asmara, dove il cugino Antonio era direttore del Teatro Odeon. Il 28 luglio 1946, alla fine della guerra, si imbarcò su una nave greca, la Dorotea Paxos, e tornò in Italia, a Brindisi, insieme con la moglie Lita e il figlio Pino. Tempo dopo Carosone si ritirò con la moglie Lita a Rota d'Imagna, in provincia di Bergamo, dove mise in piedi un piccolo studio di registrazione per dare vita a una collana musicale sotto l'etichetta discografica di nome Lettera A. La coppia visse insieme fino alla morte di Renato nel 2001, mentre Lita morì nel 2012.

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