PERUGIA
Il concerto della notte organizzato nell'ambito della rassegna Pietre che cantano, curata da Umbria Ensemble
Un concerto rovinato dalla disorganizzazione del Comune. È successo venerdì sera in pieno centro storico di Perugia quando in contemporanea sono iniziati due eventi musicali a 100 metri di distanza: uno alla terrazza del Mercato Coperto, presente un pubblico foltissimo (molte le persone anche in piedi) per assistere al “concerto della notte” organizzato dalla rassegna “Pietre che cantano”, rassegna che era stata presentata il 21 luglio con tanto di conferenza stampa del vicesindaco e assessore alla cultura Marco Pierini, e l’altro ad un tiro di schioppo e precisamente al Pincetto, a fianco dell’ingresso alle scale mobili, un dj set, con il beneplacito dell’assessore Fabrizio Croce con delega al turismo, città storica, spettacolo dal vivo, per festeggiare il prolungamento dell’apertura al pubblico del minimetro fino all’1.45. Quindi da una parte le note romantiche di Kinbderszenen op.15 di Robert Schumann suonate al pianoforte da Luca Ciammarughi, uno dei brani più rappresentativi del romanticismo ottocentesco, e dall’altra i bassi rimbombanti della musica da discoteca che piace tanto ai giovani si confondevano e si sovrapponevano nel silenzio della notte.
Un vero e proprio pasticcio musicale che mentre non ha disturbato i pochi ragazzi che bevevano birra davanti alla consolle nel sit-in organizzato da Radio Glox ha innervosito di molto gli spettatori del concerto ma anche e soprattutto il pianista incapace di concentrarsi, così come Cecilia Berioli, violoncellista, Luca Ranieri (viola) e il violinista Riccardo Zamuner che insieme a Ciammarughi hanno poi eseguito il Quartetto op 47 in Mi Maggiore sempre di Schumann. “Chiediamo scusa a nome del comune di Perugia per questa situazione imbarazzante” ha detto la Berioli ai presenti che stavano protestando, molto infastiditi dai decibel che provenivano dal Pincetto “Abbiamo comunicato al Comune la necessità del silenzio data dalla qualità della partitura musicale e ci è stato garantito che al Pincetto avrebbero abbassato di molto il volume durante il nostro concerto. Purtroppo così non è stato”. Ma certamente non doveva essere lei a scusarsi ma chi le aveva promesso che il dj set sarebbe stato silenziato dalle 21 alle 22.30.
Dove si è inceppata l’organizzazione di tutta la serata? Dai ragazzi di Radio Glox abbiamo saputo che l’ordine di abbassare il volume dei bassi è arrivato dal Comune con un messaggino telefonico alle 22.20, in pratica quando il concerto alla Terrazza era finito. In un momento in cui gli assessori alla cultura si fanno belli dei dati diffusi sulla quantità degli eventi culturali rapportati al numero di abitanti, dati che vedono l’Umbria prima in classifica, bisognerebbe tenessero conto anche della qualità di quanto viene proposto, soprattutto in estate, all’aperto, in tutta la regione. I numeri sono importanti ma non sempre esprimono appieno la bontà di una programmazione culturale da record di cui vantarsi. Comunque l’auspicio è che i lavori di restauro al Monastero di Monteripido, dove vengono organizzati tutti gli anni da Umbria Ensemble i Concerti dell’alba e del tramonto, il prossimo anno si siano conclusi e si possa ritornare ad usufruire dei suoi spazi esterni, laddove i silenzio e i tramonti sono sempre stati assicurati, lasciando così spazio ai progetti musicali più “commerciali” al centro storico.
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