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Il giro dell'Umbria in sei giorni, l'impresa di due spoletini: 609 chilometri a piedi, in bici e canoa

L'avventura di De Paolo e Stocchi, entrambi 40enni ed eletti "ambasciatori" dall'Avis

03 Agosto 2025, 17:28

Il giro dell'Umbria in sei giorni, l'impresa di due spoletini: 609 chilometri a piedi, in bici e canoa

Da piazza Garibaldi un giro ad anello dell’Umbria lungo 609 km, con oltre 10 mila metri di dislivello, affrontato in sei giorni, pedalando e correndo anche a notte fonda e in un paio di occasioni anche pagaiando in canoa. A compiere l’impresa sportiva sono stati due amici, Marco De Paolo e Sergio Stocchi, entrambi nati e cresciuti a Spoleto, ma da anni residenti fuori regione, che hanno di fatto voluto riscoprire e omaggiare la loro terra d’origine, che non li ha delusi. L’avventura di De Paolo e Stocchi, entrambi 40enni, è stata subito sposata dall’Avis che li ha eletti loro “ambasciatori”, assicurandogli lungo tutto il percorso, la presenza dei propri volontari, che li hanno attesi in molte piazze. E altrettanto ha fatto l’Unpli regionale (l’Unione delle pro loco) che ha messo in moto la propria capillare rete di presidi territoriali per sostenerli in numerosi borghi del Cuore Verde.

De Paolo, che vive da molti anni in Trentino Alto Adige, e Stocchi, che è un capitano dell’Esercito ora di stanza a Piacenza, hanno compiuto un giro ad anello, quindi con partenza e arrivo a Spoleto, che li ha portati a correre, pedalare e in alcuni casi anche pagaiare tra Vallo di Nera, Norcia, Castelluccio, Cascia, Piediluco, Cascata delle Marmore e Terni. E ancora Gole del Nera, Amelia, Orvieto, Città della Pieve, Perugia, Gubbio, Assisi, Spello, Montefalco, fino al rientro a Spoleto. “Un percorso estremo affrontato tra bicicletta, trail running e canoa, spesso fino a notte fonda, tanto che due tappe si sono concluse intorno all’una di notte”, hanno raccontato i due al termine dell’avventura, che si è svolta tra il 19 e il 24 luglio e che definiscono “una prova di resistenza fisica e mentale straordinaria, che ha unito sport, valorizzazione del territorio e impegno sociale”.

E a sorprendere De Paolo e Stocchi è stata la risposta dei piccoli paesi e delle loro comunità, “perché mai ci saremmo aspettati l'attenzione che abbiamo avuto, nei posti in cui siamo transitati o in cui abbiamo dormito: ovunque - raccontano i due atleti - abbiamo avuto il sostegno di volontari di Avis e pro loco, in alcuni casi anche di sindaci e assessori, che si sono fatti trovare lungo la strada o nelle piazze per salutarci e incoraggiarci, compreso l’assessore comunale di Spoleto Federico Cesaretti che - dicono De Paolo e Stocchi - il giorno della partenza ha pure corso al nostro fianco per alcuni chilometri”. Al di là dell’impresa sportiva, dunque, i due spoletini considerano i sei giorni di sudore tra colline, montagne e fiumi dell’Umbria “un’avventura unica, che ha anche unito luoghi e persone, dando prova concreta di come lo sport possa diventare veicolo di valori, connessione e appartenenza”, concludono De Paolo e Stocchi.

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