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Alfa parla di come è nata la sua collaborazione con Manu Chao: "Mi ha fatto una dedica sull'Ukulele"

Ilaria Albanesi

17 Luglio 2025, 20:30

Alfa parla di come è nata la sua collaborazione con Manu Chao: "Mi ha fatto una dedica sull'Ukulele"

A me mi piace di Manu Chao Alfa ha scalato in poco tempo le classifiche italiane, diventando uno dei brani più ascoltati dell'ultimo periodo. Dopo il successo della versione originale, pubblicata lo scorso 9 maggio, il singolo torna in una nuova veste elettronica grazie al remix firmato dai Planet Funk - in uscita domani, venerdì 18 luglio. La canzone, già protagonista nella Spotify Viral 50 di diversi Paesi europei -tra cui Francia, Spagna, Belgio, Austria e Svizzera - ha conquistato il primo posto nella classifica Fimi dei singoli più venduti e in quella EarOne Airplay dei brani più trasmessi dalle radio italiane. Il pezzo ha inoltre ottenuto la certificazione di Disco d'Oro. Nel frattempo, Alfa ha dato il via al suo tour estivo, partito a fine giugno. In autunno lo attende una tournée europea, prima di tornare nel 2025 sui palchi dei principali palazzetti italiani.

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In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, il cantautore genovese ha raccontato di come è nata la collaborazione con Manu Chao: "Sono suo fan dall'infanzia. In macchina coi miei sentivamo spesso Clandestino. Mi piace il suo essere un uomo libero. Il mio manager Claudio Ferrante di A1 me lo ha fatto conoscere al suo concerto di Milano. Mi ha fatto una dedica sull'ukulele che ho imparato a suonare proprio su Me gustas tu e ci siamo scambiati i numeri di telefono".

Il brano nasce in modo casuale: "A novembre ero in Svezia a scrivere canzoni nuove, d'inverno lì è buio alle 15 e ci siamo detti 'scriviamo una canzone estiva per riscaldarci'. E così è nato un freestyle sul campione di Me gustas tu - ha continuato Alfa -. Ho preso il numero di Manu e gliel'ho mandato per capire se gli piacesse. Non solo gli andava bene, ma ha aggiunto delle nuove voci: così è diventato un vero feat. Mi inorgoglisce sapere che in carriera ne ha rifiutati di più grossi. È una dimostrazione del suo anticonformismo. È stata un’emozione suonare sul palco con lui a Lille: vorrei avere la sua energia". 

"Manu Chao è un cantante universale... - ha proseguito - Ai tempi del liceo lo si ascoltava per essere fighi: immediatezza e ricercatezza. Ha trasformato la musica in cultura e identità. Ha reso cool un atteggiamento che può sembrare calcolato tanto è naif: a Parigi da anni fa concerti in una fabbrica abbandonata e non in club o palazzetti. Gli ho chiesto il perché e lui: 'la birra costa poco, sono tutti amici'". 

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