Tennis
Problemi per Djokovic, scivolato nell'incontro dei quarti nel quale ha poi battuto Cobolli (LaPresse)
Novak Djokovic non si è allenato oggi, giovedì 10 luglio, alla vigilia della semifinale di Wimbledon contro Jannik Sinner. Una scelta che ha fatto rumore e ha acceso nuovi interrogativi sulle sue condizioni fisiche. Il serbo, 38 anni, ha infatti annullato la sessione programmata con il suo team, preferendo restare fermo per precauzione. Motivo? La caduta con cui ha chiuso il match dei quarti contro Flavio Cobolli, ritenuta da lui stesso “spiacevole”.
Come riportato dall'agenzia AP e da As, Djokovic ha spiegato: “Spero di poter giocare al meglio e senza dolore, ma il mio corpo non reagisce più come una volta. Ogni movimento oggi si sente di più”. Un messaggio chiaro, che lascia intendere come la gestione del recupero sia diventata parte integrante della sua strategia in questa fase della carriera.
Ma non è l’unico ad affrontare l’appuntamento con qualche fastidio. Anche Sinner, come evidenziato dalla Gazzetta dello Sport, ha limitato gli allenamenti in settimana a causa di un dolore al gomito destro. Un problema che ha richiesto fisioterapia costante e l’uso di un manicotto protettivo, visibile anche nella sessione svolta mercoledì con il suo sparring Pierluigi Basile.
Siamo quindi di fronte a una semifinale in cui il fattore fisico potrebbe giocare un ruolo cruciale. Djokovic ha dalla sua l’esperienza (sette volte vincitore a Wimbledon, alla sua 14ª semifinale), ma dovrà fare i conti con un acciacco recente e l’età che avanza. Sinner è il numero 1 del mondo e ha dimostrato solidità mentale anche nelle situazioni più complesse, ma l’infiammazione al braccio destro è una variabile che può incidere, soprattutto se il match si allunga.
Il serbo, in conferenza stampa, ha ammesso che si affiderà ai fisioterapisti per capire se potrà essere competitivo al massimo livello: “Mi auguro di svegliarmi domani e non sentire dolore. Sono fiducioso, ma vedremo”.
Dall’altra parte, Sinner non si è sbilanciato. Nessuna dichiarazione ufficiale sul gomito, ma il suo staff ha fatto sapere che il programma di recupero sta rispettando i tempi. Resta il fatto che, per entrambi, l’accesso alla finale passerà anche attraverso la tenuta muscolare e la capacità di adattarsi a condizioni fisiche non perfette.
Djokovic contro Sinner, domani, sarà anche una sfida tra due corpi messi alla prova. Il talento non basta: servirà lucidità, strategia e gestione chirurgica delle energie.
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