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Passaporto negato ai figli di Harry? Cosa c’è davvero dietro la battaglia che divide la famiglia reale

Dalla scelta del cognome “Spencer” al giallo sui titoli HRH: tra Harry e la monarchia si combatte anche sulla carta d’identità dei piccoli Archie e Lilibet

Ambra Costanzi

26 Giugno 2025, 06:10

Passaporto negato ai figli di Harry? Cosa c’è davvero dietro la battaglia che divide la famiglia reale

Harry e Meghan, i Sussex al centro di un nuovo braccio di ferro con la Royal Family (LaPresse)

Un ritardo burocratico? Oppure l’ennesimo segnale di una frattura insanabile? Negli ultimi mesi, dietro le quinte della monarchia britannica si è consumata una battaglia apparentemente banale, ma dal forte valore nell'immaginario collettivo: il passaporto dei figli di Harry e Meghan.

Secondo quanto riportato da People, The Guardian e altri media anglosassoni, le richieste per i documenti di viaggio di Archie (6 anni) e Lilibet (4 anni) sarebbero rimaste bloccate per mesi, a fronte di una procedura che normalmente richiede solo tre settimane.

A far sorgere sospetti — secondo fonti vicine ai Sussex — sarebbe stata la dicitura HRH (His/Her Royal Highness), titolo che i figli hanno formalmente diritto di usare come nipoti del sovrano, ma che Buckingham Palace vorrebbe tenere il più possibile lontano dai riflettori.

La situazione ha generato un’escalation legale e diplomatica, tanto che — secondo il TelegraphHarry avrebbe addirittura valutato l’ipotesi di cambiare cognome ai figli, scegliendo quello della madre Diana: Spencer. Una provocazione simbolica, ma concreta. Il principe avrebbe anche consultato Earl Spencer, fratello di Lady D, per sondare l'opzione. Una scelta che avrebbe significato — nero su bianco — rompere l’ultimo legame formale con la monarchia Windsor.

La verità sui titoli

Dal marzo 2023, Buckingham Palace ha riconosciuto pubblicamente i titoli di “principe” e “principessa” per Archie e Lilibet, ma ha evitato accuratamente di usare l’appellativo HRH nei comunicati ufficiali. Il risultato? Una ambiguità perfetta per alimentare tensioni. E quando si è trattato di aggiornare i passaporti, secondo i legali dei Sussex, il nodo è venuto al pettine.

Per fare chiarezza, la coppia ha presentato una data subject access request al Ministero degli Interni britannico (Home Office), chiedendo trasparenza su ogni comunicazione interna relativa al ritardo. Da Londra, però, la risposta è stata secca: si tratta solo di “problemi tecnici”, nulla di politico.

Il vero motivo della battaglia

Ma secondo un insider sentito da People, Harry avrebbe un piano chiaro: lasciare ai figli la possibilità, da adulti, di scegliere se assumere un ruolo pubblico nella monarchia oppure no. Per questo motivo avrebbe voluto che i passaporti riportassero in modo completo titoli e cognome: un modo per garantire un’opzione aperta, anche a distanza.

Non è un dettaglio da poco: mentre William lavora per una monarchia “snella” e più moderna, Harry sembra voler mantenere una porta socchiusa verso Londra, anche se i figli stanno crescendo negli Stati Uniti.

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