IL PERSONAGGIO
Mario Giordano, conduttore di Fuori dal Coro
Ultimo appuntamento con il programma Fuori dal Coro, mercoledì 18 giugno su Rete 4 con Mario Giordano. L'inizio della puntata sarà dedicato agli aggiornamenti in diretta riguardanti il conflitto tra Israele e Iran. Durante la serata, il conduttore avrà il compito di intervistare il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Inoltre, verrà trattata la tragica morte di Carlo Legrottaglie, il brigadiere ucciso in provincia di Brindisi, con un approfondimento sull'impegno di polizia e carabinieri.
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Sarà poi presentato un reportage proveniente dall'Irlanda del Nord, dove i cittadini stanno manifestando contro l'immigrazione clandestina. Infine, proseguirà l'inchiesta sugli impuniti, con un focus su Firenze, dove si indaga sul racket dell'ex albergo dal quale è scomparsa la piccola Kata, e su Roma, alle prese con borseggi e le occupazioni abusive imputate al clan Casamonica. Non mancheranno infine aggiornamenti sui cosiddetti "ladri di case".
Nato ad Alessandria il 19 giugno 1966 ed è uno dei giornalisti e conduttori televisivi più discussi del panorama mediatico italiano. Laureato in scienze politiche presso l'Università degli Studi di Torino, ha costruito una carriera che spazia dalla carta stampata alla televisione, diventando una figura di riferimento nell'informazione. La sua caratteristica voce acuta è causata dalla sindrome di Klinefelter, una condizione genetica che ha influenzato profondamente la sua vita. "Ne ho sofferto molto, soprattutto dal punto di vista personale", ha confessato Giordano, raccontando delle difficoltà affrontate a causa delle critiche ricevute per il suo modo di parlare.
La carriera giornalistica di Giordano inizia negli anni '90 al settimanale cattolico Il nostro tempo di Torino. Nel 1994 si sposta a L'Informazione e nel 1996 approda a Il Giornale sotto la direzione di Vittorio Feltri. È proprio in questo periodo che inizia a specializzarsi nelle inchieste sui dissesti della burocrazia e dell'amministrazione pubblica. Il debutto televisivo avviene nel 1997 con Pinocchio, la trasmissione di Gad Lerner su Rai, dove veste i panni del Grillo Parlante. Questo ruolo gli permette di farsi conoscere al grande pubblico e di iniziare a frequentare il salotto del Maurizio Costanzo Show come opinionista.
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Il momento di svolta arriva nel 2000 quando diventa direttore di Studio Aperto, il telegiornale di Italia 1. Sotto la sua direzione nascono programmi di successo come Lucignolo (2003) e L'Alieno (2003), quest'ultimo anche da lui condotto. Durante questi anni, Giordano riesce a dare al telegiornale una nuova veste, ampliando lo spazio dedicato alla cronaca rosa. Tra il 2007 e il 2009 assume brevemente la direzione de Il Giornale, per poi tornare a Mediaset come direttore delle Nuove Iniziative News. Dal 2014 al 2018 dirige il TG4, per poi essere nominato direttore delle Strategie e dello Sviluppo dell'informazione Mediaset. Dal 2018 conduce Fuori dal Coro su Rete 4, il talk show che lo ha reso ancora più noto al grande pubblico. Il programma, che inizialmente andava in onda dal lunedì al venerdì, è poi passato al prime time del mercoledì sera.
Il programma si caratterizza per uno stile di conduzione aggressivo e polemico. Giordano ha sviluppato un format personalissimo, caratterizzato da editoriali-show all'inizio di ogni puntata, spesso accompagnati da scenografie particolari con sagome di cartone raffiguranti personaggi politici. Le sue celebri urla verso Donato (il regista Donato Pisani) sono diventate un marchio di fabbrica.
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Tra i cavalli di battaglia del programma vi sono le inchieste sui "ladri di case", ovvero coloro che occupano abusivamente appartamenti, un tema per cui Giordano rivendica la risoluzione di un centinaio di casi. Il programma tratta anche argomenti come immigrazione, sicurezza, sprechi della politica e scandali vari. Nella stagione 2023-2024, Fuori dal Coro ha registrato una media del 5,95% di share con 836.000 telespettatori, in crescita rispetto alla stagione precedente. Il programma attrae principalmente un pubblico over 65 (7,41% di share) e delle classi socio-economiche più basse (7,34% di share).
Dal 1991 è sposato con Paola Maravalle, conosciuta nel 1981 all'oratorio di Canelli, in provincia di Asti. La coppia ha quattro figli: Alice (1993), Lorenzo (1995), Camilla (2003) e Sara (2005). Paola, molto riservata, si è dedicata alla famiglia per anni e successivamente ha intrapreso la carriera di event & wedding planner.
Giordano è anche un prolifico autore di saggi, pubblicati principalmente con Mondadori. Tra i suoi libri più noti: Sanguisughe, Chi comanda davvero in Italia, Waterloo! Il disastro italiano, L'Unione fa la truffa, Siamo fritti, L'Italia non è più italiana e Sciacalli. I suoi libri si concentrano sui temi della politica e dei costi della burocrazia italiana.
La carriera di Giordano è stata costellata da diverse controversie. Ha ricevuto sanzioni disciplinari dall'Ordine dei Giornalisti ed è stato oggetto di denunce per razzismo. Recentemente ha avuto uno scontro pubblico con la collega Lilli Gruber, che aveva imitato la sua voce in modo ironico. La replica di Giordano è stata dura: "Che la regina del politicamente corretto prenda in giro, attacchi una persona sui suoi difetti fisici, beh, a che livello sei caduta cara Lilli?".
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