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Re Carlo furibondo, salta la tradizione di Natale nella tenuta di campagna: scoppia il caso a corte

Il motivo dello stop alla battuta di caccia a Sandringham è da non credere. Il sovrano rifiuta soluzioni artificiali. Un secolo di storia a rischio

Ambra Costanzi

03 Giugno 2025, 09:37

Re Carlo furibondo, salta la tradizione di Natale nella tenuta di campagna: scoppia il caso a corte

Re Carlo con la regina Camilla a Natale nella tenuta di campagna di Sandringham (LaPresse)

Una delle tradizioni più longeve e simboliche della monarchia britannica rischia di sparire nel silenzio di un inverno senza fagiani. La celebre battuta di caccia natalizia a Sandringham, evento fisso del 26 dicembre per la famiglia reale, è stata annullata, e Re Carlo III sarebbe “fuori di sé dalla rabbia”, come riporta oggi The Sun citando fonti vicine a Palazzo.

La notizia, rilanciata anche da People Magazine, è destinata a far discutere: la caccia a Sandringham, attiva ininterrottamente dal 1901, potrebbe saltare per la prima volta in oltre un secolo a causa di una carenza di fagiani disponibili nella tenuta reale.

Il motivo? Il recente licenziamento di uno dei guardiacaccia storici di Sandringham, che secondo la stampa britannica avrebbe lasciato un vuoto nella gestione della fauna selvatica. La conseguenza è stata una diminuzione drastica degli animali destinati alla caccia.

Carlo dice no ai “fagiani d’importazione”

La proposta di “salvare” l’evento con l’introduzione di fagiani da allevamenti esterni è stata bloccata dallo stesso Re Carlo, da sempre sostenitore convinto della sostenibilità e del benessere animale. Come scrive The Sun, il sovrano ha rifiutato categoricamente questa opzione, giudicandola incoerente con i valori etici della sua amministrazione.

Una fonte anonima ha raccontato al tabloid inglese che “il Re è furioso per questa situazione, ci tiene moltissimo a questa tradizione”.

Un rituale di famiglia lungo oltre 100 anni

La battuta di caccia di Santo Stefano non è solo una questione di protocollo o divertimento: è uno dei pochi momenti in cui la Royal Family si ritrova lontana da Buckingham Palace, immersa nella campagna inglese, seguendo un rituale che unisce più generazioni.

Da Edoardo VII a Elisabetta II, passando per i figli e i nipoti, quella mattinata di caccia tra i boschi di Sandringham è sempre stata un simbolo della continuità monarchica. Oggi, anche questo sembra in discussione.

La rabbia di Carlo, oltre che personale, potrebbe essere anche sintomatica di un malessere più profondo: la fatica della monarchia a tenere in piedi le sue tradizioni nel mondo moderno. A partire proprio da quelle più simboliche e identitarie.

Con i figli sempre più distanti (per ruoli e motivi diversi) dal modello “vecchio stile” della Royal Family e il pubblico britannico diviso tra affetto e disinteresse, anche un fagiano può diventare una questione di Stato.

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