Il caso
Che un buon bicchiere di vino rosso faccia bene al cuore lo si è sempre detto, ma è anche una di quelle convinzioni che galleggiano a metà tra saggezza popolare e leggenda urbana. Ora però, qualcuno ha deciso di metterla alla prova una volta per tutte. Non un produttore o un sommelier, ma un’università.
A lanciare la sfida è l’Università di Navarra, in Spagna, che ha annunciato il più grande studio europeo mai condotto sul consumo moderato di alcol. Lo ha raccontato in modo chiaro e curioso il portale Euro Weekly News, spiegando che l’istituto spagnolo ha iniziato a reclutare 10.000 volontari tra i 50 e i 75 anni per partecipare a un esperimento che durerà quattro anni. E sì: chi verrà selezionato riceverà vino gratis ogni giorno - ma solo se rientra nel gruppo assegnato alla dieta con alcol.
Lo studio si chiama UNATI (University of Navarra Alumni Trialist Initiative) e ha ottenuto 2,4 milioni di euro di finanziamenti dal Consiglio Europeo della Ricerca. A guidarlo c’è Miguel Ángel Martínez-González, epidemiologo di fama internazionale e docente anche ad Harvard, che in più interviste (tra cui quella riportata da La Ciencia del Vino, portale iberico specializzato) ha sottolineato come la ricerca voglia finalmente chiarire un dubbio reale: è più salutare bere poco e spesso, oppure non bere affatto?
La metodologia è tanto semplice quanto rigorosa: i partecipanti saranno divisi in due gruppi. Uno potrà consumare un bicchiere al giorno di vino rosso, solo durante i pasti, mentre l’altro dovrà astenersi completamente da qualsiasi alcol, con tanto di supporto professionale. L’obiettivo? Monitorare nel tempo eventuali differenze nell’insorgenza di malattie cardiovascolari, neurodegenerative, tumori e altri indicatori di salute.
Come ha riportato anche il sito tedesco Wein.plus, il criterio anagrafico è fondamentale: il target è rappresentato da over 50, considerati la fascia più a rischio per le patologie che lo studio intende indagare. “Tra i giovani, l’astinenza è senza dubbio la scelta più prudente”, ha spiegato Martínez-González. “Ma per le persone sopra una certa età, specialmente nel contesto della dieta mediterranea, i dati non sono ancora definitivi”.
L’iniziativa è stata presentata anche a Roma, durante il forum scientifico internazionale “Lifestyle, Diet, Wine & Health”, dove ha catalizzato l’attenzione della comunità medica e nutrizionale europea.
Per chi fosse interessato a partecipare, le iscrizioni sono aperte fino a giugno 2025. I requisiti: avere tra i 50 e i 75 anni, vivere in Spagna, e consumare almeno tre drink a settimana. Come riporta La Razón, il quotidiano spagnolo che ha dato ampia copertura all’annuncio, l’Università di Navarra cerca persone “normali” per un esperimento che potrebbe avere risultati straordinari.
In attesa di scoprire chi avrà ragione - il proverbio popolare o la prudenza scientifica - c’è almeno una certezza: finalmente, il dibattito sul vino esce dalle enoteche ed entra nei laboratori. E forse, un giorno, anche nei protocolli medici.
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