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La scoperta

Panicale, operazione verità sul volto di Ascanio della Corgna. Gli esami confermano: è il suo

Per secoli l'opera della collezione Mariottini è stata ritenuta il ritratto di Antonio Grossi

Nicola Torrini

28 Maggio 2025, 13:00

Panicale, operazione verità sul volto di Ascanio della Corgna. Gli esami confermano: è il suo

E' arrivata la conferma che l'opera appartenente alla collezione Mariottini del Comune di Panicale, per secoli considerata la riproduzione del volto del condottiero Antonio Grossi, è in realtà un ritratto di Ascanio della Corgna. E’ questo l’esito della “operazione verità” portata avanti sulla tela panicalese su iniziativa del Lions Club Corciano, nella persona del suo presidente Gianfranco Cialini, in collaborazione con l’amministrazione comunale. I risultati delle indagini effettuate sul dipinto, da parte della società restauratrice in beni culturali Coobec di Spoleto, sono stati presentati ieri mattina, nella sala consiliare di Panicale, alla presenza dei rappresentanti Lions e della vicesindaca Anna Buso.

La tela in questione avrebbe dovuto rappresentare il condottiero di Panicale Antonio Grossi, ma nei lavori di restauro del quadro, effettuati negli anni 1996-98, emersero la scrittura originale con il nome di Ascanio della Corgna, l’anno 1571 e lo stemma della famiglia della Corgna. Come se a fine ‘700, al momento di realizzare la collezione Mariottini, fosse stato utilizzato un precedente ritratto di Ascanio, cancellando il nome dello stesso e lo stemma e riaprendo l’occhio destro, perso in battaglia. Ma per avere una conferma di questa ipotesi occorreva effettuare indagini accurate.

E così il Lions Club Corciano Ascanio della Corgna, in accordo con il Comune di Panicale e la Soprintendenza, ha commissionato un lavoro conoscitivo a una società specializzata. Il dipinto, trasferito ai laboratori di Spoleto, è stato sottoposto nelle settimane scorse a indagini multispettrali al fine di verificare le manomissioni subite nel corso dei secoli.

E’ quindi stata appurata la scritta originaria del nome di Ascanio e il “ritocco” effettuato all’occhio destro del volto. “Il risultato di queste analisi – ha commentato Cialini - costituisce un ultimo tassello delle ricerche su Ascanio della Corgna portate avanti dal 2004. Un percorso che si concluderà entro giugno con la sepoltura delle spoglie e una apposita pubblicazione”.

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