Royal Family
Meghan Markle su Instagram con un video: senza trucco parla e fa parlare di sè
Il 23 maggio Meghan Markle è tornata a mostrarsi, ma non con un evento, un red carpet o un’apparizione ufficiale. Lo ha fatto con un breve video pubblicato sulle sue Instagram Stories, che racconta il dietro le quinte del servizio fotografico per il suo podcast, Confessions of a Female Founder.
L’atmosfera è domestica: giardino, luce naturale, pose semplici. Meghan appare senza trucco, con uno sguardo rilassato mentre controlla gli scatti e si lascia sistemare i capelli. Non c’è spettacolo, e proprio per questo il gesto fa notizia. La Duchessa di Sussex, da tempo fuori dai circuiti reali e dentro quelli mediatici americani, sembra ora cercare un nuovo equilibrio comunicativo: meno immagine, più contenuto.
Il podcast, nato dalla collaborazione con la piattaforma americana Lemonada Media, è un progetto in cui Meghan gioca su un doppio registro: da un lato l’esperienza personale – quella di una donna visibile, discussa, spesso giudicata – dall’altro il racconto altrui, con la voce di imprenditrici che condividono fallimenti, svolte, scelte. Niente celebrazione, semmai normalizzazione.
Nell’episodio del 21 maggio, ospite è Cassandra Morales Thurswell, fondatrice del marchio beauty Kitsch. Si parla di carriera e maternità, ma soprattutto di tutto quello che non viene detto: fatica, paure, aspettative sbagliate. È qui che il podcast trova la sua forza: nell’essere meno manifesto e più confessione, come suggerisce il titolo.
La stampa americana – da People a InStyle – ha colto il cambio di passo. Non c’è più la Meghan che sfida Buckingham Palace o lancia messaggi criptici. C’è una donna che mette in discussione se stessa e il modo in cui le donne vengono raccontate quando fanno impresa, soprattutto se famose.
Il video dietro le quinte non è quindi un vezzo social, ma parte di una strategia: abbassare il volume per farsi ascoltare meglio. In un’epoca di filtri e costruzioni, Meghan Markle sceglie di mostrarsi senza difese. È comunicazione, certo. Ma forse anche qualcosa di più vicino alla realtà.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy