il personaggio
Michele Morrone si è raccontato sullo sgabello di Francesca Fagnani nello studio di Belve. L’attore ha ripercorso le tappe più importanti del suo cammino verso il successo – raggiunto con 365 giorni – e ha affrontato anche temi personali, come il dolore per la fine della relazione con Moana Sorio.
Senza filtri e con piena consapevolezza di sé, Morrone ha parlato della sua scalata al successo internazionale: "Io divo internazionale? Sì, ci ho messo 30 anni". Non ha, inoltre, esitato a darsi voti sul piano del talento: "Attore? Voto 8. Cantante? Voto 7. Modello? Rappresento un brand importante nel mondo ma non ho mai fatto il modello. Un voto? 6 o 7".
Sul cinema italiano è stato diretto: "C’è un grosso pregiudizio su di me. Qui in Italia è come se per essere riconosciuti come attore devi avere l’aria del poeta maledetto, che conosce i poeti, si fa le canne, sinistroidi che hanno la boiserie pure nel c**o. Io non sono così". E sui premi: "Del David di Donatello non me ne frega nulla".
Sulla fama raggiunta, ha raccontato: "Il successo mi ha dato un cazzotto enorme. All’inizio me la sono goduta. Mi sono impegnato da subito a fruttare la mia opportunità, non volevo perdere tempo a farmi girare la testa".
Sulle critiche al film che l’ha reso celebre: "Le critiche? Non mi interessano. È la parodia trash di 50 sfumature di grigio? Lo accetto, va bene. Sono quasi d’accordo. Questo film è diventato iconico perché nel cinema poche volte si vedono scene d’amore così intense". Infine, sul confronto con i suoi colleghi: "Attori più bravi di me? Alessandro Borghi e basta. Quasi tutti gli altri sono peggio di me".
A Belve ha parlato anche della sua vita sentimentale e della relazione, ormai finita, con Moana Sorio: "In amore non sono bravo, sono distruttivo e mi è successo nell’ultima relazione che ho avuto. Mi rendo conto di amare l’altra persona più di quanto amo me stesso. Mi dimentico di essere un uomo. Mi annullo e poi questo mi porta a fare stupidaggini". Ha, poi, aggiunto: "È finita perché sono stato un idiota. È una dannazione, perché devo rovinare ciò che amo. Ancora oggi non riesco a capire cosa è andato storto. Non è una vergogna dire che si ama ancora una donna".
Non è mancato un passaggio delicato sul suo rapporto con l’alcol e il dolore emotivo vissuto prima della fama: "Per non perdere la testa, devi anestetizzare il dolore. Io l’ho fatto col metodo più economico che mi ha portato a bere tantissimo. Bevevo una o due bottiglie di vino al giorno. Una volta sono andato oltre l’oltre e ho rischiato davvero".
"Durante la mia ultima relazione, c’è stato un episodio che mi è capitato per la disperazione che stavo provando per la fine di questo rapporto e ho toccato il fondo. Sono arrivato a fare pensieri poco leciti su me stesso. Ma non avevo voglia di perdermi e mi sono ripreso".
Morrone ha anche raccontato di aver frequentato una ragazza, per oltre un anno, che gli somministrava a sua insaputa droghe: "Mi drogava. Ci sono state delle situazioni in cui per un bel periodo non ragionavo più bene e mi sono accorto che questa ragazza mi dava delle cose. Non l’ho denunciata, me ne sono andato. Era una persona orribile, è finita nel dimenticatoio. Trovavo dei fiori secchi imbevuti di non so che nelle cose da mangiare".
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