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Cani, corvi e cavalli: la vera corte segreta della Corona inglese

L’adozione del cane Moley da parte di Camilla svela una verità antica: dal Tamigi alla Torre di Londra, i veri “invisibili” della famiglia reale hanno sempre avuto un posto nel cuore (e nell’immagine) della monarchia

Ambra Costanzi

19 Maggio 2025, 15:34

Cani, corvi e cavalli: la vera corte segreta della Corona inglese

Muick e Sandy, i cani della regina Elisabetta attendono il feretro

Quando Queen Camilla si fa ritrarre con il piccolo Moley, il nuovo cane adottato dal rifugio Battersea, non sta solo mostrando affetto per un animale salvato. Sta esercitando un antico mestiere reale: quello di costruire simboli. E se il popolo ama le immagini più delle parole, pochi alleati sono più efficaci - e apparentemente innocui - di un cane.

Nella monarchia britannica, gli animali non sono mai semplici animali. Sono parte di una grammatica visiva e affettiva che accompagna la Corona da secoli. La Regina Elisabetta II aveva una vera passione per i corgi, al punto da farli diventare una specie di logo vivente. Il primo fu Susan, ricevuta per il 18° compleanno, poi ne seguirono decine: allevati, coccolati, sepolti con epitaffi personalizzati nel cimitero privato dei cani a Sandringham. Non esattamente un vezzo aristocratico: era un investimento relazionale. I corgi rappresentavano continuità, calore domestico, accessibilità. In un’istituzione percepita come distante, i cani accorciavano la distanza.

Anche i cavalli non sono mai stati solo una passione reale. Re Carlo III, come sua madre, ha sempre usato la sua competenza equestre come metafora implicita di controllo, misura e legame con la tradizione. L’Equestrian Life della famiglia Windsor è un linguaggio parallelo, parlato a Windsor, a Balmoral, nelle parate ufficiali e nei raduni discreti.

Poi ci sono gli animali istituzionali, come i cigni reali del Tamigi - tecnicamente, proprietà della Corona dal XII secolo - o i corvi della Torre di Londra, la cui leggenda dice che la monarchia cadrà se mai dovessero volare via. E ancora il orso delle Coldstream Guards, simbolo vivente delle truppe d’élite, o i cani mascotte dei reggimenti gallesi: battezzati, promossi di grado, trattati con onori militari. In Inghilterra, perfino gli animali prestano servizio alla Corona.

Oggi, nell’era dei social e del controllo d’immagine, questo linguaggio animale si è aggiornato. Camilla con Moley non è la foto di una nonna con un cane, ma una micro-narrazione pensata per mostrare empatia, cura, e una regalità più domestica e sostenibile. Moley, che sarà protagonista anche al Chelsea Flower Show in un giardino dedicato ai cani (che poi verrà trasferito al rifugio Battersea), incarna una monarchia che non può più permettersi distacco, ma deve offrire vicinanza addomesticata.

Eppure, sotto questa morbidezza apparente, resta un elemento strategico. In un’epoca in cui il consenso non si eredita più, si deve guadagnare ogni giorno, anche con la zampa giusta. Se Re Carlo III parla di sostenibilità e guida una Lotus elettrica, Camilla accarezza un cane adottato: due facce della stessa moneta. Una monarchia che non detta più legge, ma cavalca i codici culturali del tempo.

Forse è anche per questo che, nella battaglia tra monarchia e repubblica, gli animali continueranno a giocare un ruolo silenzioso ma fondamentale. Perché la storia lo ha già dimostrato: laddove non arrivano le corone, arrivano i collari.

Gli animali più celebri della monarchia inglese

I corgi di Elisabetta II
Ne ha avuti oltre 30. Il primo, Susan, l’ha accompagnata persino in viaggio di nozze. I suoi corgi erano famosi per vivere “più da Windsor che da cane”.

I cigni reali del Tamigi
Dal Medioevo, tutti i cigni non marcati sul fiume Tamigi sono, tecnicamente, proprietà della Corona. Ogni anno si tiene lo "Swan Upping", il censimento ufficiale.

I corvi della Torre di Londra
Una leggenda vuole che, se i corvi dovessero abbandonare la Torre, la monarchia crollerebbe. Per sicurezza, ne vengono mantenuti almeno sei… più uno “di riserva”.

Il cavallo preferito della Regina
Winston, un pony Fell nero, fu tra i preferiti di Elisabetta II. Ma è stata la cavalla Carltonlima Emma a seguire il corteo funebre della regina nel 2022.

Capra-sergente gallese
Ogni reggimento gallese ha una capra mascotte. Riceve un nome ufficiale, partecipa alle cerimonie e può perfino essere promossa di grado (non è uno scherzo).

I cani in uniforme
Il reggimento dei Royal Army Veterinary Corps addestra cani per missioni militari e cerimoniali. Alcuni vengono decorati al valore con la medaglia Dickin, l’equivalente animale della Croce di Vittoria.

 Il pappagallo di Churchill
Non reale, ma indimenticabile: Winston Churchill aveva un pappagallo blu che pare sapesse bestemmiare in tedesco. Oggi riposa imbalsamato in un pub di Londra.

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