Carlo Acutis santo, la madre Antonia Salzano: "Presto avremo la data". E sulla fede: "Non ero credente, mio figlio mi ha salvata"

"Presto ci diranno la data, un nuovo giorno con un nuovo Papa". Antonia Salzano ha parlato del figlio Carlo Acutis nell'ultima puntata di Verissimo, andata in onda nel pomeriggio di sabato 17 maggio su Canale 5. Nel salotto di Silvia Toffanin ha parlato dell'attesissimo appuntamento per la canonizzazione del ragazzo, morto nel 2006 a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante che lo ha portato via in 6 giorni, dopo il rinvio avvenuto per la scomparsa di Papa Francesco: "Tutti ce la chiedono, in tanti si sono mossi per la canonizzazione in Vaticano e si sono invece imbattuti nei funerali di Bergoglio. Nonostante il rinvio erano contenti e credo che presto saranno soddisfatti. Se mi ha dato segni dopo la sua morte? Sì, quando mi disse che sarei diventata di nuovo mamma quando avevo perso tutte le speranze, quando ormai provavo da 4 anni. E dopo un mese rimasi incinta dei gemelli. Mi disse anche Mamma mi faranno beato e poi santo". E così è stato.

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"Cosa le piace ricordare dei primi 15 anni di Carlo?" ha chiesto Toffanin a Salzano. "La grande generosità, l'attenzione verso gli ultimi. Carlo a 9 anni ha cominciato ad organizzarsi come una caritas domestica, portando sacchi a pelo, coperte e cibo ai bisognosi. Se mi ha avvicinato alla fede? Io ero terribile, avevo fatto tre messe prima del matrimonio. Carlo è stato un salvatore. Grazie a lui ho capito l'importanza della chiesa, dei sacramenti, dell'eucarestia, che lui chiamava l'autostrada per il cielo. Prima ero come un protestante, non credevo. Mi ha aiutato a capire la profondità e quella che è l'importanza della chiesa". 

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"Per una mamma la morte di un figlio è il più grande dolore. Ma cristo offre un senso a quel dolore e, se vissuto con la luce della fede, capiamo che tutto ha un senso. Pensavo che Carlo avesse una missione sulla terra, non immaginavo che fosse dal cielo. E' stata un sorpresa e una prova, che io ho accettato. Quando è stato ricoverato disse Io da qui non esco vivo ma darò dei segnali. Se mi sono arrabbiata con Dio? Anche lui mi ha dato molti segni, io sono devota dei pastorelli di Fatima e sognai la bambina Giacinta che morì dopo atroci tormenti e mi disse Tanto Carlo diventerà come me, e ha sofferto molto meno. Da questo punto di vista è stata una consolazione. Mi sono detta perché ti lamenti? Tanto il Signore ha dei progetti per tuo figlio. Progetti che abbiamo visto subito fin dal primo miracolo il giorno dei funerali, e da lì un susseguirsi tra guarigioni e conversioni. Se c'è la luce della fede, certe cose vengono accettate". 

"Ho dedicato 4 libri a mio figlio Carlo". Antonia ha avuto modo di presentare al pubblico due nuovi libri che usciranno martedì 20 maggio in libreria (Non io ma Dio; Santa messa santo me). Mentre a giugno avverrà un'altra pubblicazione che tratterà un vero e proprio percorso spirituale sulle orme di Carlo. Libri nati dagli appunti "che mio figlio aveva nel computer e che stava lavorando per nuovi progetti, siti e mostre. Abbiamo messo a posto il materiale, riscontrando molti di quelli che sono i pensieri di Carlo e il modo in cui si esprimeva. Opere che abbiamo voluto realizzare per aiutare altri a fare il suo stesso percorso. Saranno molto utili, soprattutto per i devoti che vogliono seguirlo ed imitarlo" ha concluso Antonia Salzano.