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MUSICA

Lucio Corsi conquista il palco dell'Eurovision: "Ho portato me stesso. L'armonica? non è una polemica"

Ilaria Albanesi

16 Maggio 2025, 19:20

Lucio Corsi conquista il palco dell'Eurovision: "Ho portato me stesso. L'armonica? non è una polemica"

Lucio Corsi si è presentato alla 69esima edizione dell'Eurovision Song Contest con lo stesso approccio avuto a Sanremo: l’amico Tommaso Ottomano, il viso coperto dal cerone bianco, gli stivali con la scritta Andy, le patatine usate per sostenere le spalline gialle dell’abito, il pianoforte e le chitarre. Un’unica novità: l’armonica a fiato, uno strumento vietato dalle regole della kermesse europea – il regolamento dell’Ebu vieta, infatti, l’utilizzo di strumenti musicali dal vivo, divieto superato da Corsi non collegando l’armonica all’amplificatore – ma che ha dato un tocco in più alla performance di Volevo Essere un duro. Sul palco della St. Jakobshalle a Basilea nessun ballerino, solo un’atmosfera vintage amplificata dalla presenza di due grandi casse anni settanta che, con un filtro color seppia, completano una scenografia che catapulta tutti nel passato.

"La cosa che mi interessa è portare una cosa sincera dove sono me stesso. Non devo interpretare un personaggio", ha detto l'artista in un incontro con la stampa, in vista della finale dell'Eurovision di sabato 17 maggio. Il cantante maremmano ha commentato la scelta di sviare le regole della kermesse, portando sul palco la propria armonica:

"Gli strumenti mi hanno sempre tirato fuori dai guai, e su un palco del genere, con così tanti occhi su di me, ho bisogno di loro più che mai. Sapevo che all'Eurovision non si possono suonare strumenti dal vivo, ne ero consapevole fin dall'inizio. Il mio intento non è polemico. Ho solo pensato di portare l'armonica per offrire un elemento di diversità rispetto a quello che abbiamo fatto a Sanremo. E si poteva fare perché non si canta in playback e ho potuto integrare l'armonica nel microfono della voce".

Era dal 1998 che uno strumento non veniva suonato dal vivo sul palco dell’ESC. Il gesto di Corsi, però, è anche un auspicio per il ritorno degli strumenti live all’Eurovision

"Sarebbe bello, perché cambia molto e si possono dare dinamiche diverse".

Lucio Corsi ha anche commentato la sua esperienza alla semifinale di martedì 13 maggio:

"È stata emozionante, è stato bello vedere tanta gente in arena". Il brano "è un crescendo. Più riusciamo a partire dolci e più si evolve. Sono felice di come è venuta. Andiamo molto lisci e tranquilli. La classifica non mi interessa. Amo lo sport e la competizione ma nella musica non ha senso gareggiare. Ogni canzone può suscitare qualcosa di diverso, non è un gesto atletico".

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