Gubbio
Giuliano Baldelli, capodieci del Cero di San Giorgio
Giuliano Baldelli, della antica e gloriosa manicchia de Ragnola-Semonte, è il capodieci del Cero di San Giorgio.
“E’ un muratore alla guida del Cero del Santo Guerriero” scrivono i suoi amici sangiorgiari della manicchia di Semonte di Gubbio. “Parlare di un ceraiolo e di Ceri è sicuramente un parlare di ricordi - aggiungono - un caleidoscopio di esperienze vissute e condivise. I ricordi del Cero Mezzano raccontano di Giuliano ceraiolo in quei ruoli in città e sul monte che spettano ad un ragazzo, compresi quello di capodieci nel tratto dell’ospedale e di capocetta nel 2006 quando a guidare il Cero Mezzano fu Andrea Bellucci Vercondo”.
Quest’anno i ruoli saranno invertiti, Giuliano è il primo capodieci e il suo amico Andrea sarà il capocetta.
Nel loro percorso ceraiolo c’è un’amicizia sincera e di lunga data. Baldelli (come è chiamato da molti), è stato pure Capodieci del Cero Grande sul monte, nello stradone che va dalla seconda alla terza Capelluccia, così come nel tratto dell’ospedale dal 2017 al 2023. Una lunga esperienza che lo ha condotto a quest’anno, quando la maggioranza dei ceraioli di San Giorgio lo ha eletto primo capodieci nella votazione del 12 gennaio. Una votazione condivisa con altri due valenti ceraioli della Manicchia di Semonte: Alain Orsini e Luca Pascolini. Un legame affettivo lega il capodieci alla Manicchia di Semonte, il nonno materno, Gisberto Fiorucci de Caccione, ne è stato ceraiolo negli anni ’50 insieme al fratello Abramo e al cognato Neno de Vercondo. In questa Manicchia, Giuliano si avvicenda a Pietro Tognoloni Pretone primo Capodieci nel 2017. Il ramo della famiglia paterna, quello dei Baldelli, ha fatto legare Giuliano al mestiere di muratore e all’Università dei Muratori, nella quale è socio dal 2006 e con impegno ha collaborato e collabora alle tante iniziative in seno alla Festa. Per lo storico sodalizio è consigliere dal 2008 ma ha anche ricoperto i ruoli di economo e segretario.
Nel 2012 ha letto il bando di estrazione dei capitani per l’anno 2014.
Ceraiolo e muratore, un binomio ricorrente quanto importante nella storia dei Ceri. Tasselli di una grande storia. Tutto questo a testimoniare una passione profonda e un legame speciale con Gubbio e con quella che è la tradizione eugubina.
“Siamo ormai agli sgoccioli - dice ancora il capodieci con il pensiero rivolto a domani, 15 maggio - c’è un po’ di emozione, ma questo è naturale. C’è anche grande onore per essere il capodieci di San Giorgio, e sento tanto calore, tanto sostegno e tanto affetto da parte dei ceraioli”. E quindi l’auspicio del capodieci: “Quello che posso dire è che faremo di tutto, con impegno e grinta ceraiola perché la corsa del nostro San Giorgio sia davvero importante”.
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