Meghan Markle, tra “gioielli” familiari e frecciate satiriche: il doppio volto di una duchessa in fuga

Nel mondo parallelo e impietoso dell’informazione globale, pochi personaggi dividono l’opinione pubblica come Meghan Markle. Nell’arco di un solo weekend, la duchessa di Sussex ha mostrato – o forse subito – entrambi i volti della sua esistenza post-monarchica: quello dolce e intimo della maternità celebrata con orgoglio sui social, e quello corrosivo della satira americana che la inchioda a una realtà di privilegi, incoerenze e contraddizioni.

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Domenica 11 maggio, in occasione della Festa della Mamma, Meghan ha pubblicato una foto dai toni caldi e familiari. L’immagine la ritrae con i figli Archie e Lilibet, in un abbraccio sereno e materno. La caption è semplice e affettuosa: i bambini vengono definiti “i miei gioielli”. Un post pensato per parlare al cuore, con la volontà – forse anche politica – di mostrarsi lontana dalle polemiche, immersa in una quotidianità rassicurante e domestica. Una Meghan madre, più che duchessa.

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Eppure, meno di 24 ore prima, la stessa Meghan è stata protagonista (involontaria?) di una pungente parodia durante il celebre Saturday Night Live. Il comico Colin Jost, volto di punta del programma, ha ironizzato sull’imbarazzante permanenza della coppia Sussex in America con un’esilarante battuta in chiave geopolitica: “Il Regno Unito ha chiesto ufficialmente agli Stati Uniti di tenersi Meghan e Harry”. Una freccia ben indirizzata, mascherata da gag, ma che sintetizza alla perfezione il mood dominante nei media statunitensi: Meghan e Harry sono ormai considerati una presenza fissa, se non ingombrante, nella narrazione culturale americana.

Il New York Post, tra i primi a riportare sia la foto celebrativa di Meghan sia la satira del SNL, ha sottolineato come questo contrasto tra vita privata e percezione pubblica stia diventando sempre più evidente. Allo stesso modo, Page Six ha amplificato la portata dello sketch, spiegando che la battuta è stata accolta da un’ovazione del pubblico in studio, segno che il sarcasmo nei confronti della coppia non è più solo appannaggio dei tabloid britannici.

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Sui social, la reazione è stata bipolare: da una parte, i fan della duchessa hanno elogiato il gesto dolce e materno, con commenti come “una madre meravigliosa, lontana dal circo reale” e “un esempio di forza e femminilità libera”. Dall’altra, i detrattori hanno cavalcato la satira televisiva come dimostrazione dell’insofferenza crescente verso una narrazione pubblica che – secondo molti – cerca di manipolare l’immagine di Meghan a uso e consumo del brand Sussex.

Il nocciolo della questione sembra ruotare attorno a un dilemma identitario: Meghan è ancora un simbolo di emancipazione da una monarchia vetusta, o è diventata a sua volta una costruttrice di palcoscenici mediatici, stavolta però oltreoceano? Il tentativo di disegnare un’immagine alternativa, più autentica, rischia di restare impigliato nella stessa rete mediatica da cui voleva liberarsi.

In Italia, dove la famiglia reale britannica viene spesso raccontata con reverenza o ironia soft, questo tipo di dinamiche resta in secondo piano. Eppure, è proprio da questo genere di cortocircuiti narrativi che emergono le crepe più interessanti. Non tanto per il gossip – che abbonda – ma per ciò che rivelano sulle dinamiche del potere, dell’identità pubblica e del ruolo delle donne nei circuiti mediatici globali.

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La Meghan Markle del 2025, insomma, è ancora la stessa che ha sfidato Buckingham Palace nel famoso interview moment con Oprah Winfrey. Ma è anche una madre che posta foto con i figli, una ex attrice che sa gestire la scena – anche quando è fuori dal copione – e una figura pubblica che non può più permettersi il lusso dell’ambiguità.

Resta da capire se l’America continuerà a “tenersela”, come suggerisce lo sketch del SNL, o se la duchessa riuscirà a riconquistare il controllo della sua narrazione. Per ora, Meghan continua a vivere sospesa tra due mondi: quello del cuore, e quello dei riflettori. Entrambi spietati, entrambi inevitabili.