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TENNIS

Jannik Sinner sul caso clostebol: "da chi mi aspettavo un messaggio di conforto non ho ricevuto niente"

Ilaria Albanesi

05 Maggio 2025, 17:24

Jannik Sinner sul caso clostebol: "da chi mi aspettavo un messaggio di conforto non ho ricevuto niente"

Jannik Sinner è tornato. Il numero uno al mondo, dopo i tre mesi di squalifica per il caso Clostebol, ha parlato in conferenza stampa a pochi giorni dal suo ritorno in campo per gli Internazionali di Roma.

"Sono molto felice di essere tornato qui - ha esordito l'azzurro - sono stati lunghi mesi, sono stato in famiglia, con gli amici, mi sono allenato in palestra all'inizio, poi sul campo".

La squalifica e l'accordo con Wada

Nel corso della conferenza stampa di oggi, lunedì 5 maggioJannik Sinner ha parlato dei tre mesi di squalifica per il caso Clostebol e dell'accordo raggiunto con la Wada: "Per me è stata una splendida notizia che questa storia sia conclusa, non volevo fare quell'accordo all'inizio, ma a volte dobbiamo scegliere il meglio per noi in un momento brutto e ora sono molto contento di tornare a giocare a tennis. È un po' strano all'inizio ricominciare tutto, ma sono molto contento di essere tornato a giocare tennis - ha detto il numero uno al mondoNon ho paura di andare in campo, son solamente felice di essere qua. In questi mesi abbiamo fatto il massimo che potevamo e ora siamo pronti per giocare".

"Sono successe cose fuori dal campo che non sono state semplici per me, ma di cui non voglio parlare - ha continuato -. Ho capito che anche non giocando a tennis sono una persona importante, con tanta attenzione intorno a me. Lo vediamo con le piccole cose, come ad esempio per una piccola foto. All'inizio ero un po' confuso, non sapevo esattamente cosa volessi fare, poi sono tornato a casa e sono stato con la mia famiglia.

Ho provato a capire le cose davvero importante per me, so quanti sacrifici ho fatto. La mia routine giornaliera è solitamente stressante, fatta di tanti allenamenti, ma in quel momento non avevo niente di questo. Quindi ho dovuto capire cosa fosse importante per me, che alla fine sono le persone intorno a me, perché ti danno la forza di andare avanti e di sorridere. Siamo felici di essere qua e vediamo come va il primo torneo".

"Mi sento sicuramente più libero non dovendo più avere a che fare con questa faccenda, ma non sono cambiato come persona. Ho capito che è importante avere delle persone intorno a me fuori dal campo, ho vissuto con i ritmi di altre persone in questi 3 mesi e questo mi ha fatto piacere. Sono contento di come abbiamo gestito il tutto, perché secondo me non era facile" - ha concluso. 

 

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E, sul sostegno da parte dei suoi colleghi in questi mesi, ha detto: "Non mi sono sentito con molte persone durante la sospensione: mi sono sentito con Jack, ci siamo allenati insieme e siamo ottimi amici. Poi è arrivato Sonny e ci siamo sentiti molto bene. All'inizio della sospensione ho ricevuto dei messaggi sorprendenti da alcuni giocatori, mentre da alcuni da cui mi aspettavo un messaggio di conforto non ho ricevuto niente".

Rolland-Garros

Dopo la vittoria dell'Australian Open, il numero uno al mondo pensa già al Rolland-Garros: "L'obiettivo principale sarà Parigi. Sono qua per capire a che livello sono e per provare a passare il primo turno, poi vediamo cosa succederà. Siamo tranquilli, stiamo bene fisicamente e mentalmente, siamo riposati e questa cosa darà i suoi frutti a fine stagione".

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