sport
A pochi giorni dal ritorno in campo dopo la sospensione di tre mesi per la vicenda Clostebol, il tennista numero uno al mondo Jannik Sinner ha rilasciato un'intervista al direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci, nella quale ha parlato della squalifica e ha risposto alle dichiarazioni polemiche rilasciate nelle scorse settimane dall'ex nuotatrice Federica Pellegrini.
In un'intervista a Repubblica, la campionessa olimpica Federica Pellegrini aveva rilasciato, lo scorso 11 aprile, alcune dichiarazioni polemiche contro il tennista azzurro e la sua sospensione di tre mesi per il Caso Clostebol: "Perché il caso Sinner deve essere diverso? È questa la mia domanda. E diverso è stato: la soluzione è arrivata solo dopo i ricorsi della Wada. Non dico che ci dovesse essere una sospensione. Ma di fatto è stato trattato come un caso diverso dal 99% degli altri atleti che hanno affrontato e pagato una negligenza per doping. Non tutti sanno come funziona per un atleta soggetto a controlli antidoping a sorpresa e in competizione durante tutto l’anno".
"Quanto alla responsabilità oggettiva rispetto al team, va detto che non è che se il mio fisioterapista si beve una birra e investe qualcuno è colpa mia, ma diventa una mia responsabilità se il fisio usa una crema su di me e poi io risulto positivo. Vale per tutti, non è il caso Sinner a essere strano".
Sinner ha risposto alle domande del direttore del Tg1, e ha commentato le parole di Federica Pellegrini riguardo alla squalifica: "Ognuno è libero di dire quello che vuole, ognuno può giudicare, va bene. Per me è importante quello che è successo, ma soprattutto quello che ho passato, che è molto difficile. Non lo auguro veramente a nessuno di passare da innocente una roba del genere, perché non era facile. Però siamo in un mondo dove ognuno può dire quello che vuole, quindi va bene così".
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy