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Conclave, il film premiato agli Oscar che porta lo spettatore dietro le porte del Vaticano: ecco dove vedere la pellicola

Annalisa Ercolani

22 Aprile 2025, 10:14

Conclave, il film premiato agli Oscar che porta lo spettatore dietro le porte del Vaticano: ecco dove vedere la pellicola

Il film Conclave

Nel cuore del cerimoniale che accompagna la fine di un pontificato, il momento più denso di simbolismo e riservatezza resta il conclave: l'assemblea segreta in cui i cardinali della Chiesa cattolica sono chiamati a eleggere il successore del Papa. Con la recente morte di Papa Francesco, il mondo torna a volgere lo sguardo a questo antico rito, che nei secoli ha alimentato l'immaginario collettivo, ispirando romanzi, film e fiction spesso sospesi tra la realtà e la fascinazione del mistero.

Tra i titoli che più di recente hanno saputo restituire l'intensità e la complessità di questo momento c'è Conclave, diretto da Edward Berger, premiato con l'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Il film, uscito nelle sale lo scorso ottobre (e in Italia a dicembre), è tratto dal romanzo omonimo di Robert Harris e rappresenta una delle trasposizioni più raffinate e riuscite di un processo decisionale che resta, ancora oggi, tra i più impenetrabili al mondo.

Il film è disponibile in streaming su Youtube e Google Play Film a 3,99 euro. Su Prime tv, Rakuten tv e Tim Vision si nolegga a 4,99 euro. Per chi ha un po' di pazienza dal 5 maggio sarà trasmesso su Sky e Now. Gli abbonati cinema non dovranno pagare nessun costo aggiuntivo.

Una trama sospesa tra potere, fede e segreti

La vicenda si apre con la morte di Gregorio XVII, pontefice immaginario ma descritto come molto amato e riformista. A guidare la riunione del conclave è il cardinale decano Thomas Lawrence, interpretato da un misurato e magnetico Ralph Fiennes. Attorno a lui si muovono i quattro papabili: il progressista americano Aldo Bellini (Stanley Tucci), il conservatore nigeriano Joshua Adeyemi (Lucian Msamati), il moderato canadese Joseph Tremblay (John Lithgow) e l’ortodosso italiano Goffredo Tedesco (Sergio Castellitto). Ognuno incarna un’anima diversa della Chiesa, riflettendo tensioni, visioni e traiettorie storiche oggi più vive che mai.

Ma il conclave, nel film, non è solo il luogo della scelta. È soprattutto un teatro in cui si rivelano verità nascoste: segreti personali e scandali che rischiano di compromettere non solo l’elezione, ma l’intera credibilità dell’istituzione. Una tensione crescente accompagna la narrazione fino a un colpo di scena finale, sorprendente e calibrato, che ribalta le aspettative e dà nuovo senso all’intera storia.

Un’accoglienza calorosa dalla critica

Conclave è stato accolto con entusiasmo dalla critica internazionale. The Guardian gli ha assegnato il massimo dei voti, sottolineando la "tensione claustrofobica" impressa dalla regia di Berger e la "raffinata intensità" dell’interpretazione di Fiennes. Applausi anche per Isabella Rossellini, nei panni di suor Agnes, personaggio enigmatico e sottile che emerge fin dalle prime inquadrature, con un’espressività misurata ma profondamente incisiva.

Molti elogi sono andati anche alla sceneggiatura firmata da Peter Straughan, capace – secondo il Chicago Tribune – di conservare il tono e il ritmo del romanzo originale, trovando un equilibrio raro tra dramma, intrigo e un sottile humour nero. Vulture ha paragonato l’esperienza della visione a quella di "un romanzo da aeroporto, ma con il peso di un grande dramma", mentre Variety ha definito il twist finale "uno dei più appaganti degli ultimi anni, un autentico hail mary che sorprende e, in un certo senso, restituisce la fede".

Cinema e conclave: tra fiction e spiritualità

Il fascino del conclave ha sempre esercitato una potente attrazione narrativa. Da Angeli e Demoni di Dan Brown, che ne dà una versione adrenalinica e complottista, a Habemus Papam di Nanni Moretti, che ne coglie l’aspetto più umano e tragico, passando ora per Conclave, il cinema continua a interrogarsi – e a farci interrogare – su ciò che accade dietro le porte chiuse della Cappella Sistina. Luogo di scelte supreme, di equilibri delicatissimi e di riflessioni che non riguardano solo la fede, ma anche il mondo intero.

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