il personaggio
Piero Villaggio, figlio del grande Paolo, sarà ospite di Emma D'Aquino a Sabato in diretta per festeggiare il 50° compleanno di Fantozzi tornato, in una versione restaurata, nelle sale italiane.
Piero e Paolo Villaggio alla festa del cinema di Roma per il photocall del cast di Fantozzi
Classe 1962, Piero è il secondogenito di Paolo Villaggio, nato dal matrimonio dell'attore con Maura Albites. Piero è sposato con l'hairstylist per il cinema Elisabetta De Bernardis.
In una recente intervista al Corriere della Sera, Piero ha confessato di aver lottato per anni contro la dipendenza da droghe. Il suo problema con l'abuso di eroina inizia quando ha solo 17 anni. Al suo fianco nella battaglia, c'era suo padre Paolo, che lo ha aiutato soprattutto spingendolo a un ricovero nella comunità di recupero di San Patrignano: "Gli riconosco di non essersi vergognato di me, di non avermi nascosto. Per alcuni, anzi, si è esposto fin troppo. Io vivevo a Los Angeles. Ero già entrato e uscito da due cliniche di disintossicazione in Svizzera e da altrettante in California. Venne a prendermi con mia madre, per tornare in Italia, e al rientro ci fermammo a Parigi. Poi da lì andammo a Venezia, dove mi portò a mangiare all’Harry’s Bar, che adoravo. Dopodiché noleggiò un’auto, e questo avrebbe dovuto insospettirmi. Quando arrivammo in comunità mi arrabbiai molto. Però ho scelto io di restare".
L'esperienza più brutta di quegli anni è stata, sicuramente, la morte per overdose della sua fidanzata dell'epoca, Maria Beatrice Ferri, avvenuta nella sua casa nel 1983: "Anche allora mio padre non mi ha voltato le spalle. Quando lo chiamai per dirgli che avevo trovata morta Bea lui non capì subito cosa gli stavo dicendo, pensava a una sua amica che si chiamava come lei. I suoi genitori non mi hanno mai colpevolizzato".
Nella stessa intervista ha inoltre dichiarato che per il padre il momento più bello nella vita privata è stato quando Piero ha abbandonato definitivamente le droghe.
Il suo racconto al Corriere della Sera si è focalizzato sul rapporto che aveva con il padre Paolo Villaggio, dai ti voglio bene sempre detti quando era piccolo, ai regali sempre più grandi: "Alle medie mi bocciarono e lui, che stava girando un film in Brasile, mi comprò un biglietto in prima classe per raggiungerlo. Oppure facevo l’album delle figurine, come tutti i bambini italiani, e lui due volte mi portò in edicola e comprò tutte le figurine che c’erano, togliendomi così il gusto di completarlo. - ha raccontato - Crescendo, i regali sono diventati più grandi. Se gli chiedevo una macchina, mica un libro, lui me la comprava subito".
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy