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Giovanna Botteri ospite a Lo stato delle cose. Una carriera al servizio della cronaca internazionale: dal crollo dell'URSS alla pandemia Covid

Ilaria Albanesi

03 Marzo 2025, 19:48

Giovanna Botteri ospite a Lo stato delle cose. Una carriera al servizio della cronaca internazionale: dal crollo dell'URSS alla pandemia Covid

Giovanna Botteri sarà ospite di Massimo Giletti Lo stato delle cose, oggi lunedì 3 marzo. La celebre giornalista si confronterà con l'europarlamentare Roberto Vannacci sulle sfide lanciate da Donald Trump all’Unione Europea e sul ruolo dell’Italia nello scacchiere internazionale. 

Nata a Trieste il 14 giugno 1957Giovanna Botteri è una delle giornaliste italiane più rinomate, con una carriera che l’ha vista protagonista nei principali palcoscenici della cronaca internazionale. Cresciuta in una famiglia legata al mondo del giornalismo — suo padre Guido Botteri, ex direttore della sede Rai Friuli-Venezia Giulia —,  consegue la laurea in filosofia con il massimo dei voti presso l'Università degli Studi di Trieste, per poi proseguire gli studi a Parigi, dove ottiene un dottorato in storia del cinema alla Sorbona.

La carriera

Come inviata speciale, ha seguito numerosi e significativi eventi internazionali. Nel 1991, ha documentato il crollo dell'Unione Sovietica e l'inizio della guerra d'indipendenza in Croazia. Dal 1992 al 1996, la guerra in Bosnia e l'assedio di Sarajevo, filmando, insieme a Miran Hrovatin, eventi tragici come l'incendio della Biblioteca Nazionale, la strage del pane, il massacro di Markale e quello di Srebrenica.

È stata anche in Algeria, Sudafrica, Iran e Albania, dove ha seguito la ribellione a Valona nel 1997, e ha documentato la guerra in Kosovo, entrando a Peć insieme all'esercito italiano nel 1999. Dopo aver seguito il G8 di Genova nel 2001, è stata in Afghanistan fino al rovesciamento del regime talebano e, come inviata per TG2 e TG3, in Iraq durante la seconda guerra del Golfo.

Nell'ottobre 2002 ha seguito le ispezioni ONU alle prigioni, e con Guido Cravero ha filmato in esclusiva mondiale l'inizio dei bombardamenti su Baghdad il 20 marzo 2003 e l'arrivo dei carri armati statunitensi il 9 aprile. Dal 2004 al 2007 ha condotto l'edizione delle 19 del TG3, per poi diventare corrispondente RAI dagli Stati Uniti dal 2007 al 2019. Dal 2019 al 2021 è stata corrispondente RAI in Cina, dove si è occupata della pandemia di COVID-19.

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