Televisione
Valerio Staffelli e Angelica Montini
Striscia la notizia stasera in tv su Canale 5, consegnerà il tapiro d'oro ad Angelica Montini, giovedì 6 febbraio. Il programma pubblica un anteprima del video e appena la presunta amante di Fedez vede arrivare Valerio Staffelli si gira dall'altra parte coprendosi il volto ed entra subiro in un bar lì davanti. L'inviato saluta la "signora Angelica" e poi continua: "Abbiamo portato il tapiro d'oro perchè abbiamo capito che Fedez non aveva dedicato la canzone a Chiara Ferragni, ma a lei".
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Steffelli mentre parla ride, la Montini invece si innervosisce ed esclama subito un no e cerca di andare via. Per vedere il video completo della consegna bisogna attendere la puntata di stasera alle 20.35, ma quello che possiamo analizzare sono sicuramente i commenti sotto il video, che in qualche modo vanno contro Staffelli e al programma in generale, dichiarando: "Belve! Lasciate in pace le persone!", "Valerione chissà quante cose carine ci sarebbero da raccontare su di te…", "Come siete caduti così in basso solo per audience, ma che ossessione che avete, a voi interessano solo gli ascolti perché ci sono gli sciocchi che si divertono", "Però si condanna la violenza sulle donne, questo gossip su una persona che non è manco un personaggio pubblico cos’è?".
Qui nasce il problema, la questione morale, quella linea sottile e a volte invisibile tra informazione e rispetto dell'altro, è giusto o sbagliato, che cosa dice l'etica? Prima di tutto bisogna contestualizzare e spiegare la nascita delle etiche applicate e come spiega Adriano Fabris, "la filosofia dopo aver rischiato varie volte di essere autoreferenziale e quindi influente nei confronti dei problemi quotidiani degli esseri umani, si occupa da qualche tempo, fra l'altro, di questioni concrete relative alle condizioni del vivere, ai modi del morire, alle varie emergenze ecologiche, ai mutamenti in atto delle relazioni economiche e sociali e alle loro conseguenze".
Esistono quindi tante etiche applicate per quanti campi di indagine vogliamo considerare, per esempio: etica dello sport, etica della cura medica, etica e persona, etica e ambiente, etica e animali, etica del diritto, etica della comunicazione in rete ed etica del giornalismo e dell'informazione. Quest'ultima è la chiave di lettura alla nostra domanda iniziale, che solleva forse, ancora più dubbi, dando origine a una o più riflessioni, non arrivando a una vera conclusione e risposta corretta, ma in fondo questa è la filosofia. L'importante è riflettere ed essere critici verso quello che succede intorno a noi, come per essempio una banale e non, consegna di un tapiro d'oro a Striscia la Notizia.
Carlo Bartoli afferma: "Il dibattito sull'etica dell'informazione è vecchio quanto il giornalismo, anzi di più. Le sue radici affondano, se vogliamo fare qualche passo indietro, fino al Quattrocento quando l'introduzione e poi la diffusione incontrollata della stampa scatenano le preoccupazioni sull'approccio etico o meno delle prime forme organizzate di informazione scritta".
In sintesi, il giornalista, colui che informa, può appellarsi solo a una deontologia, che detta norme e comportamenti da indossare? Non si rischia così facendo, di essere puramente tecnico e poco libero? Esiste davvero un manuale da seguire? Quello che posso dirvi ancora, non è una risposta a tutti questi interrogativi, ma vorrei farvi conoscere i tre principi, ricavati dalla tradizione della filosofia morale, su cui riflette. C’è il principio utilitario: "Fai ciò che produce il maggior beneficio a più persone". Il principio categorico: "Considera il bene originato se tutti agissero con la stessa tua scelta" e il principio solidario: "Fai ciò che vorresti fosse fatto nei tuoi confronti". Quest'ultimo è il principio di reversibilità, chiamato anche la regola d'oro. Qiuindi, team Staffelli, sì o no?
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