IL PERSONAGGIO
Giuseppe Iannaccone, l'avvocato di Chiara Ferragni
Chi è l'avvocato di Chiara Ferragni che ha diffidato Fabrizio Corona con un risarcimento di oltre un milione di euro. Giuseppe Iannaccone, nato ad Avellino il 25 novembre 1955, ha intrapreso la sua carriera legale dopo un breve periodo di collaborazione con un altro professionista durante gli studi universitari.
Nel 1982, ha fondato lo Studio Legale Iannaccone, di cui è attualmente presidente. La sua formazione professionale è iniziata nel campo del contenzioso e della consulenza societaria e fallimentare, per poi espandersi nel diritto penale commerciale. Qui ha accumulato una vasta esperienza in processi riguardanti reati fallimentari, societari e fiscali. Inoltre, ha fornito assistenza agli organi sociali delle società in crisi e ha partecipato a operazioni di ristrutturazione del debito.
Visualizza questo post su Instagram
Iannaccone si è laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Milano nel 1978 e ha ottenuto l'abilitazione nel 1982, diventando iscritto all'Albo dei Cassazionisti. Oltre alla sua carriera legale, è anche un appassionato collezionista di arte contemporanea e ha recentemente avviato la Fondazione Giuseppe Iannaccone, dedicata a promuovere l'arte e sostenere iniziative sociali.
Visualizza questo post su Instagram
L'avvocato scrive a Corona in previsione della puntata di Falsissimo che uscirà il 10 febbraio: "Considerate le almeno 11 violazioni di cui Ella si è reso sino ad oggi responsabile, la invito a corrispondere alla Signora Ferragni l'importo di euro 1.100.000, entro e non oltre 7 giorni dal ricevimento della presente, fatto salvo il maggior danno. Inoltre, stante la manifesta illegittimità delle suddette iniziative comunicative, la invito a rimuovere immediatamente i contenuti già pubblicati e la diffido dal persistere nell'attuare condotte diffamatorie nei confronti di Chiara Ferragni. Infine, la diffido dal procedere alla presentazione e pubblicazione dell'annunciato libro coinvolgente anche la mia assistita".
Corona risponde senza pensarci due volte: ""Per pretendere tutela alla propria privacy, bisogna prima averla, una privacy. La Ferragni ha messo in piazza tutta la sua vita privata, comprese le ecografie dei suoi figli e lo ha fatto per profitto economico. Ora si risente perché viene raccontata la verità? Non saranno né le diffide né eventuali azioni giudiziarie a fermarci. Nessuno ci può censurare".
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy