CINEMA
Fausto Sartori, chi è il personaggio più importante del film Hammamet e cosa rappresenta per il regista Gianni Amelio. Innanzitutto bisogna rispondere alla domanda che tutti si pongono in primissima battuta durante la visione: no, non è veramente esistito. Il ragazzo, che nella pellicola è determinato ad uccidere Bettino Craxi (interpretato da uno strabiliante Pierfrancesco Favino), viene presentato come il figlio di Vincenzo Sartori, anch'esso un personaggio inventato ma basato su un politico realmente esistito.
Nel film nessuno dei personaggi direttamente ispirati alla realtà è chiamato con il proprio vero nome
Andiamo per gradi, partendo dalla trama di Hammamet e il ruolo dei due personaggi. Il film inizia proprio con un dialogo tra il Presidente (Bettino Craxi) e il tesoriere Vincenzo Sartori, nella quale quest'ultimo esprime le proprie preoccupazioni in merito all'operato del leader e del Partito Socialista Italiano. Sartori, sapendo di essere spiato e volendo tutelare la propria posizione, rassegna le dimissioni al Presidente che non le accoglie minimizzando il rischio e difendendo le proprie azioni. Quattro anni dopo avviene il terremoto politico scatenato dallo scandalo di Tangentopoli: inizia il declino di Craxi e Sartori si suicida gettandosi dal balcone del suo studio.
Sette anni dopo, l'ex leader del Psi è gravemente malato ed è fuggito dalla giustizia italiana rifugiandosi in una villa dalla città di Hammamet, in Tunisia. E' qui che Craxi tornerà a fare i conti col passato. Fausto Sartori (interpretato dall'attore Luca Filippi), figlio unico di Vincenzo, vuole vendicarsi della morte del padre e subentra nella vita del Presidente con l'obiettivo di porre fine alla sua vita.
La figura di Fausto Sartori è di fatto un espediente narrativo voluto dal regista per impersonificare nel film un personaggio con il ruolo di antagonista. Come rivelato dal regista Amelio in un’intervista a Vanity Fair: "Avevo bisogno di un'antagonista, il figlio di qualcuno che in vita aveva cercato di far capire al presidente che la situazione stava precipitando. È come se Fausto voglia ottenere da lui le risposte che non ha potuto avere dal padre". Attraverso Fausto, il regista vuole mettere con le spalle al muro Bettino Craxi, costretto a confrontarsi con le azioni passate e le conseguenze che ne sono scaturite, smascherando le illusioni e le bugie del passato.
Sebbene Fausto Sartori sia un'invenzione narrativa, il padre Vincenzo è liberamente ispirato a Vincenzo Balsamo, politico del Psi realmente esistito. Morì nel 1992 a causa di un infarto poco dopo aver ricevuto un avviso di garanzia per presunte violazioni al finanziamento pubblico. Balsamo era stato infatti coinvolto nelle indagini per l'inchiesta Mani Pulite.
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