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Questa sera, al centro delle inchieste di Massimo Giletti a Lo stato delle cose, torna Matteo Messina Denaro. In questi giorni una delle sue amanti, un’altra insegnante di Campobello di Mazara, è stata indagata per favoreggiamento aggravato.
Ultimo padrino di Cosa Nostra, amante del lusso e delle donne, Matteo Messina Denaro è stato arrestato il 16 gennaio 2023, dopo 30 anni di latitanza, ed è morto il 25 settembre dello stesso anno.
Ritenuto tra i mandanti degli attentati del '92 e delle bombe di Roma, Firenze e Milano del 1993, ha interagito negli anni con molte donne, alcune delle quali lo hanno aiutato negli anni di latitanza. Ecco le amanti del boss mafioso.
La fidanzata storica del boss di Cosa Nostra è Maria Mesi, classe 1965 e soprannominata Tecla nelle lettere che scambiava con Messina Denaro. Per anni ha lavorato in un'azienda per la conservazione del pesce che apparteneva al fratello di Filippo Guttadauro, il cognato dell'ultimo padrino. Era dipendente di Michele Aielle, già condannato a 16 anni per mafia e sospettato di aver investito soldi nella clinica di Bagheria del boss Bernardo Provenzano.
La relazione con Matteo Messina Denaro è iniziata nel 1994, durante la latitanza del boss mafioso. I due si incontravano in un appartamento nella periferia di Palermo, ma avevano anche una villetta vicino a Bagheria. Gli agenti delle forze dell'ordine sono arrivati a Mesi già nel corso degli anni novanta, quando fu scoperta la casa nel capoluogo siciliano. Il rifugio fu messo sotto controllo, tuttavia Messina Denaro riuscì a fuggire. Mesi fu condannata a tre anni per favoreggiamento, senza l'aggravante mafiosa.
Uno dei rapporti più conosciuti del Boss di Castelvetrano è quello con l'austriaca Andrea Haslehner, che lavorava alla reception del Paradise Beach di Selinunte, in provincia di Trapani. Messina Denaro fece uccidere il proprietario dell'hotel, dopo che aveva espresso disappunto per la compagnia di matrice mafiosa della donna. Questo rapporto si svolse tra Rimini e la Riviera, i luoghi scelti dalla coppia per trascorrere brevi periodi di vacanza. La donna è stata al fianco di Denaro dal 1988 al 1993, compreso il periodo delle stragi.
Interrogata dagli inquirenti, la Haslehner ha dichiarato di essere sempre rimasta all'oscuro della vera identità dell'ultimo padrino di Cosa Nostra.
Insegnante di Campobello di Mazara e figlia dello storico padrino del paese, Leonardo Bonafede, era legata sentimentalmente a Matteo Messina Denaro ed è una delle donne che lo ha aiutato nel periodo di latitanza. Il cugino, Andrea Bonafede, è colui che ha prestato l'identità al boss mafioso per consentirgli di curarsi.
La relazione tra i due sarebbe durata per quasi 30 anni, dal 1996 quando Messina Denaro andò a casa del padre della donna per chiedere il permesso di frequentare la figlia. Tuttavia, solo a partire dal 2007 la donna sarebbe stata coinvolta dal boss di Castelvetrano nella gestione dei propri interessi.
La convivenza tra i due si è interrotta nel 2015, per lasciare spazio a sporadici incontri e una fitta corrispondenza. Negli ultimi anni di latitanza, però, era proprio Bonafede a occuparsi del sostentamento e della sicurezza di lui.
Dopo l'arresto di Messina Denaro nel gennaio 2023, è spuntata fuori un'altra donna, un'insegnante non identificata di Campobello di Mazara, che ha dichiarato di non essere stata a conoscenza della sua vera identità. L'aveva incontrato sotto le spoglie di un anestesista in pensione chiamato Francesco Salsi. Questa insegnante è ora sotto indagine per averlo aiutato.
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