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IL PERSONAGGIO

Francesco Bellomo a Lo stato delle cose, chi è: il talento negli scacchi, il QI straordinario e il caso dress code

Andrea Pescari

20 Gennaio 2025, 20:00

Francesco Bellomo a Lo stato delle cose, chi è: il talento negli scacchi, il QI straordinario e il caso dress code

Francesco Bellomo, chi è l'ex giudice del consiglio di Stato ospite da Massimo Giletti a Lo stato delle cose, al centro di uno scandalo mediatico-giudiziario. Caso che ha portato alla sua espulsione dalla magistratura. E' vincitore di cinque concorsi in magistratura (tre ordinaria, tar e consiglio di Stato) e oggi è direttore scientifico della società Diritto e Scienza

A 17 anni viene insignito del premio Giaocchino Greco, come migliore talento italiano di scacchi, entrando poi a far parte della nazionale giovanile. In quattro anni, dai 17 ai 21, ha conseguito il titolo di Maestro per la FSI (Federazione Scacchistica Italiana) e per la FIDE (Federazione Internazionale di Scacchi); è stato tre volte campione italiano per la UISP; è stato vicecampione italiano a squadre per la FSI. A 22 anni si è ritirato dalle competizioni

È accreditato alla Wais (Wechsler Adult Intelligence Scale) con un Q.I. di 188 (quando il valore medio è 100). 

Si è laureato all'età di 22 anni all'Università di Giurisprudenza di Bari con tesi in diritto processuale civile e votazione di 110 e lode e plauso accademico. Entra in servizio nella magistratura ordinaria con le funzioni di pubblico ministero. Entra in servizio nella magistratura ordinaria con le funzioni di pubblico ministero. Dopo sei mesi dall'assunzione delle funzioni, in occasione della nomina a magistrato di tribunale, riceve la valutazione di eccezionalità

 

In primo grado ottiene il 93% di condanne, incluse le sentenze ex art. 444 del codice di procedura penale, utilizzando il principio della prova oltre ogni ragionevole dubbio ancor prima che fosse introdotto nell’ordinamento, e a 27 anni diventa il più giovane magistrato in Italia applicato a un ufficio di secondo grado. È nominato Consigliere di Stato a decorrere dal 31 dicembre 2005, svolgendo servizio nelle sezioni I, II, III, VI, affari normativi, nell’Adunanza Plenaria, nelle Commissioni speciali per la redazione dei Codici di settore e per la riforma Madia della pubblica amministrazione.

E' autore di numerosi saggi nelle materie del diritto civile e penale, sia sostanziale che processuale, e di un’opera istituzionale di diritto amministrativo, ha poi redatto il Nuovo Sistema del Diritto Penale e il Nuovo Sistema del Diritto Amministrativo in tre volumi ciascuno, giunti alla seconda edizione, nonché il Nuovo Sistema del Diritto Civile in due volumi.

Il caso 

Francesco Bellomo è stato destituito definitivamente il 12 gennaio 2018 dal Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, con un voto quasi all'unanimità a causa di gravi comportamenti lesivi della dignità e dei diritti fondamentali della persona.

Nel novembre del 2020, Bellomo è stato assolto dalle accuse di violenze e atti persecutori nei confronti di una borsista della sua scuola, in quanto è stato stabilito che "il fatto non sussiste". Tuttavia, il procedimento disciplinare interno alla magistratura è proseguito sino ad arrivare alla sentenza definitiva.

La decisione è stata motivata da una sentenza di 111 pagine che ha evidenziato condotte inappropriate, tra cui l'imposizione di un rigido codice di abbigliamento alle studentesse del suo corso di formazione Diritto e Scienza per magistrati, obbligandole a indossare tacchi alti e minigonne.

L'ultimo libro

A febbraio uscirà l'ultima pubblicazione di Francesco Bellomo, intitolato Il complotto. "Francesco Bellomo è uno dei giudici più titolati del Paese, siede nel Consiglio di Stato e ha la direzione scientifica di una scuola privata di preparazione per la magistratura tra le più importanti in Italia. Improvvisamente viene messo sotto procedimento disciplinare da una commissione guidata dal due volte Presidente del consiglio Giuseppe Conte e destituito dal Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa" scrive come presentazione Francesco Bellomo, in un post condiviso su Instagram.

 

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