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Televisione

Una Vigilia con Luca, il colossal animato Disney ambientato in Italia: ecco dieci curiosità

Ilaria Albanesi

24 Dicembre 2024, 16:15

Una Vigilia con Luca, il colossal animato Disney ambientato in Italia: ecco dieci curiosità

Luca, colossal animato Disney, il primo ambientato interamente in Italia, arriva in prima visione su Rai 3 questa sera. Ecco dieci curiosità sul film d'animazione che ha come location la Liguria

Ispirazione Ligure

Il film è ambientato in una città immaginaria chiamata Portorosso, che si ispira fortemente ai paesaggi e alla cultura della Liguria, in particolare a Cinque Terre e Portofino

Regista di Origine Ligure

La scelta della Liguria non è casuale, infatti Luca è diretto da Enrico Casarosa, un regista originario di Genova.

I viaggi in Italia

Per prepararsi alla realizzazione del film, gli artisti della Pixar hanno intrapreso due viaggi in Italia, durante i quali hanno visitato i luoghi d'infanzia del regista Enrico Casarosa. Queste esperienze hanno permesso loro di immergersi nella cultura locale, esplorando direttamente i tessuti, la luce, l'acqua, i paesaggi e i sapori tipici della regione.

Dettagli Culinari

La cucina ligure è ben rappresentata nel film, con piatti tipici come le trenette al pesto e la focaccia, che appaiono in diverse scene.

Riferimenti Culturali

Il film contiene numerosi riferimenti alla cultura italiana, inclusi nomi di personaggi e insegne che richiamano la tradizione locale.

Gli easter eggs

Luca è ricco di riferimenti all'universo Pixar. Ad esempio, la nave che i protagonisti incontrano prima di arrivare nella città degli umani si chiama Elena, lo stesso nome della nonna nel film Coco. Durante la gara ciclistica finale, è possibile avvistare la celebre Luxo Ball, caratterizzata dai suoi colori giallo e blu con una stella rossa, che è diventata un simbolo ricorrente nei film Pixar. Inoltre, in una curva della corsa si nota un'Ape car che richiama il camioncino Pizza Planet, molto amato dai fan di Toy Story. Questi dettagli non solo arricchiscono il film, ma celebrano anche l'eredità della Pixar nel mondo dell'animazione.

Il vero Alberto

Il personaggio di Alberto nel film Luca trae ispirazione dal migliore amico d'infanzia del regista Enrico Casarosa, con cui condivide anche il nome. Casarosa descrive se stesso come un bambino timido e introverso, mentre Alberto rappresenta l'opposto: un ragazzo estroverso e amante delle avventure. È stato proprio il suo amico a incoraggiarlo a uscire dalla sua zona di comfort, e Casarosa ha voluto raccontare questa esperienza attraverso il personaggio del film.

Il design dei personaggi

Poiché la storia è narrata dal punto di vista di un bambino, gli artisti hanno scelto di riflettere questa prospettiva anche nel design dei personaggi, rendendoli stilizzati e in stile cartoon. L’art director Deanna Marsigliese ha sottolineato che ogni personaggio presenta una forma distintiva e una caratteristica unica, che simboleggia il modo in cui interagiscono con il loro ambiente: "Luca è rappresentato come un cerchio con grandi occhi, curiosi di esplorare il mondo; Alberto appare come un fagiolo con una bocca vivace; Giulia è un triangolo fiammeggiante con un naso appuntito".

L'ispirazione medievale

Per progettare l'aspetto dei mostri marini nel film, gli artisti hanno esaminato rappresentazioni medievali presenti nella Carta Marina, una mappa rinascimentale del 1539. Hanno anche studiato sculture di creature mostruose disseminate in tutta Italia, visibili su fontane, panchine e pavimenti a mosaico. Inoltre, il movimento di questi mostri è stato ispirato dal comportamento delle iguane marine.

L'ispirazione dal Giappone

I filmmaker di Luca non si sono limitati a trarre ispirazione dalla cultura italiana, ma hanno anche attinto all'arte giapponese e agli anime, un campo di cui Enrico Casarosa è un grande appassionato. La scenografa Daniela Strijleva ha spiegato che Casarosa creava forme semplici e sinuose che rappresentavano immagini riflesse nell'acqua, evocando incisioni giapponesi. Questo approccio ha portato il team a una sfida entusiasmante: semplificare l'aspetto visivo di un film in 3D, mantenendo un livello di caricatura che rimanesse fedele allo stile espressivo e lirico del regista.

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