Venerdì 05 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

LIVE

logo radio

Roma

A Più libri più liberi Guido Barlozzetti racconta 40 anni di Televideo

Giovanni Massini

06 Dicembre 2024, 07:30

L'autore

Guido Barlozzetti

Non in molti si sono resi conto, a pieno, dell’enorme contributo alla libera informazione, mondata da quelle che poi sarebbero diventate Fake news, che ha dato, nel corso degli anni, 40 per la precisione, il servizio di Televideo. Era il 1984 ed a 10 anni esatti, dalla messa in onda di qualcosa di simile, da parte della BBC, la Rai faceva partire questo utilissimo servizio, fatto di stringhe: storica la pagina 103, quella delle notizie giornalistiche e la 201, per notizie sportive. Televideo è stato precursore di un vero servizio interattivo, tramite il quale, l’utente poteva e può trovare di tutto, dall’orario dei treni, all’oroscopo (tra parentesi, una delle informazioni più gettonate).

Si è parlato di questa epopea, ancora ben lungi dal tramontare, alla Nuvola di Fuksas, a Roma, in occasione della manifestazione Più libri più liberi, per la presentazione del libro La TV da sfogliare 1984 – 2024: Quarant’anni di Televideo. Un lavoro edito da Rai Libri” presentato in una tavola rotonda, moderata da Michela La Pietra, vicedirettore Rai Pubblica Utilità, alla presenza di: Giuseppe Sangiovanni, direttore Rai Pubblica Utilità; Guido Barlozzetti, autore e conduttore televisivo, curatore del libro; Enrico Menduni, docente di media audiovisivi Universitas Mercatorum; Valerio Ruggero, caporedattore centrale Televideo; Antonio Capocassa, ex direttore Rai struttura Studi e Ricerche. Noi abbiamo voluto sentire Guido Barlozzetti, non solo il coordinatore, ma in realtà il vero assemblatore, di questo straordinario spaccato di storia dell’informazione: “Con televideo la Rai, nel 1984, ha aperto una porta, che trasforma lo spettatore, abituato solo ad una Tv fatta di palinsesti e di appuntamenti, in un utente, che può entrare nel flusso della comunicazione e scegliere quello che vuole e nel momento in cui vuole e che offre un grande catalogo, che va dall’informazione in senso stretto, al servizio. Questo libro non vuole porsi solo come una sorta di ‘come eravamo’, ma celebrare un’intuizione innovativa, che ha ampliato il perimetro classico della televisione. Possiamo affermare, che questo servizio ha anticipato la rete e non può essere ancora considerato un residuo archeologico, per il fatto che ci sono tanti utenti, letteralmente non in grado di districarsi in rete. La vocazione della Rai, invece, è universale e l’intento è quello di raggiungere tutti gli utenti. Televideo, inoltre, è una porta aperta sulla categoria delle disabilità, con servizi quali: stringhe con sottotitoli, descrizione con lingua dei segni ed audio descrizioni. Non ultimo, c’è il Televideo on-line e rimane elemento fondamentale del servizio pubblico”.

E’ intervenuto anche l’attuale direttore di Televideo, Paolo Petrecca, il quale ci ha tenuto a sottolineare che: “Nonostante tutto, la televisione ancora resiste, è il mezzo più frequentato e Televideo non può assolutamente essere considerato uno strumento vintage”. Giuseppe Sangiovanni, che si occupa di Televideo da circa 18 anni, ha ribadito che: “Televideo è l’emblema della correttezza delle notizie, che vengono fornite, per 24 ore al giorno”. Valerio Ruggero, l’attuale caporedattore di Televideo ha parlato della professionalità del giornalista di televideo, che deve essere immediato e conciso, abituato a tradurre l’informazione, in pagine da 39 battute per 15 righe. In conclusione, tra tutti gli interventi, è uscita un’immagine di televideo ancora potente, un seme che deve ancora germinare e che dovrebbe dare il meglio di sé, quando l’inevitabile integrazione con la rete, sarà piena e totale.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie