Cronaca
A Lerchi un parto avvenuto tra le mura di casa
Il marito che aiuta la moglie a partorire tra le mura di casa. Ieri la frazione di Lerchi ha vissuto un evento bellissimo ed emozionante al tempo stesso: quello di un parto avvenuto in casa per il precipitare degli eventi e delle doglie dalla madre. Già la nascita di un figlio è sempre un evento tanto atteso quanto importante per i genitori, per la famiglia per tutti gli amici. Se poi, come in questo caso, la nascita (Marta, bella bambina di circa tre chilogrammi) arriva dopo un antefatto alquanto singolare, ecco che l’evento assume connotati davvero unici, non solo a queste latitudini ma nell’intero panorama nazionale.
Questo l’antefatto: mentre erano in atto i preparativi per recarsi in ospedale a bordo della propria auto, tragitto dovuto alle prime avvisaglie del parto, la madre della bambina accompagnata dal marito ha dovuto in maniera frettolosa fare retromarcia visti i forti dolori del parto. Senza perdere altro tempo, il marito ha provveduto a chiamare il 118 con il personale che, in concomitanza con la partenza dalla struttura ospedaliera per raggiungere la frazione di Lerchi, ha invitato l’uomo a restare sempre in collegamento telefonico per ricevere tutte le indicazioni del caso in tempo reale, nell’attesa dell’arrivo dei sanitari nell’abitazione.
Il padre della bambina dunque, nonostante l’inesperienza in casi del genere e nonostante la comprensibile agitazione dovuta dall’importanza e dall’unicità della situazione, non ha fatto altro che sostituirsi al personale del 118 riuscendo a far nascere la bimba nella sua camera di casa. All’arrivo dell’equipe del 118, la piccola appena nata ha ricevuto le prime cure sul posto dal personale sanitario e, insieme alla madre, è stata poi portata nella struttura ospedaliera tifernate per il ricovero e per ricevere le necessarie cure e i dovuti accertamenti nelle prime ore di vita.
Lucia Benvenuti e Davide Bruschi, i protagonisti in questa avventura a lieto fine, sono diventati così genitori per la quarta volta dopo la nascita di Pietro, Giovanni ed Anna, rispettivamente di dieci, quattro e tre anni. Lerchi tutta, dopo avere avuto contezza di quanto avvenuto, ha accolto con gioia il lieto evento testimoniando l’affetto ai genitori molto conosciuti nella frazione per il loro impegno nella vita parrocchiale del paese.
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