Il fatto del giorno
Il Papa sulla tomba di San Francesco (foto Vatican Media/LaPresse)
“È una benedizione poter venire qui in questo luogo sacro. Ci avviciniamo, come sapete, agli 800 anni della morte di San Francesco, quindi un momento in cui prepararci per ricordare e celebrare questo grande, umile, povero santo che offre tanto alla Chiesa e che ancora oggi, anche attraverso la vostra vita e testimonianza, la Chiesa e il mondo aspettano cercando segni di speranza”. Sono le parole che Papa Leone XIV affida ai conventuali e ai fedeli che lo sentono dall’altoparlante mentre lo attendono nella piazza inferiore della Basilica di San Francesco, nonostante la pioggia.
Una piccola folla che compensa in calore quello che manca in numeri: quando il Papa, sono passate da poco le 8.35, accolto dal suono delle campane, da sorella acqua che scende copiosa dal cielo e dal “Leone Leone” e “Viva il Papa” dei fedeli, scende di fronte all’ingresso della chiesa inferiore dove pochi giorni fa è stato affisso il suo stemma e dove ieri sventolavano la bandiera italiana e vaticana. Accolto dal custode, fra Marco Moroni, e dal cardinale Leonardo Sapienza, reggente della Prefettura della casa pontificia arrivato pochi minuti prima di lui, il Pontefice attraversa la chiesa inferiore al cui interno lo aspettano alcune suore delle comunità assisane, i dipendenti del Sacro Convento, diversi frati e alcuni fedeli, per poi scendere a pregare nella cripta. Un omaggio al Patrono d’Italia che arriva a poco più di un mese dalla partenza delle celebrazioni degli 800 anni e nell’anno in cui, per un mese, saranno esposte le sue spoglie mortali; Leone ha tra l’altro confermato che tornerà ad Assisi nel corso del 2026. “Una gioia immensa”, sottolinea fra Giulio Cesareo, direttore dell’ufficio comunicazione dei conventuali. “Il Papa - aggiunge - ci ha esortato a continuare a essere, attraverso la nostra vita, quei segni di speranza, pace e fraternità di cui il mondo ha tanto bisogno. Gli siamo profondamente grati per questo invito di proseguire con fede e serietà la nostra missione”.
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