CRONACA
Una seduta della terza commissione consiliare per accendere i riflettori sul disagio giovanile facendo rete con gli attori del territorio che ogni giorno, in diversi campi, lavorano con e per i più giovani. E’ la proposta arrivata nella seduta del Consiglio comunale che venerdì pomeriggio ha visto sul tavolo, inevitabilmente, anche la vicenda della bambina di 11 anni accerchiata e aggredita da un gruppo di coetanei nel centro storico cittadino. Un episodio, raccontato al Corriere dell’Umbria dalla mamma della bambina, dopo averlo denunciato ai carabinieri della compagnia folignate - che stanno svolgendo tutti gli accertamenti necessari sotto il coordinamento della Procura dei minorenni di Perugia - e che ha scosso la comunità locale e non solo, finendo alla ribalta delle cronache nazionali, non solo per la gravità dell’accaduto denunciato, ma anche per la giovanissima età dei coinvolti.
Da qui una necessità di aprire un confronto sul delicato tema dei più giovani, a partire dalle problematiche che li affliggono, quelle difficoltà spesso silenziose, quella condizione di disagio che rischia di condizionarne il cammino della vita. A lanciare la proposta è stato il consigliere di Fratelli d’Italia, Angelo Riccioni, che in fase di comunicazioni ha annunciato la richiesta di convocare a stretto giro una seduta della terza commissione consiliare, che tra le altre ha competenza in materia di scuola, assistenza, sanità. Richiesta che ha incontrato il consenso dei consiglieri della maggioranza e dell’opposizione, con entrambi gli schieramenti concordi sull’urgenza di trattare la tematica.
E al tavolo della terza commissione, si intende convocare i diversi attori del territorio con l’obiettivo di fare rete. A spiegarlo è stato lo stesso Riccioni, sentito in merito alla proposta: “Vogliamo coinvolgere tutte le parti interessate, ovvero tutte le realtà educative della città - ha detto - dalle comunità terapeutiche che si occupano di minorenni, agli scout, al mondo dello sport, a quello della scuola, che è in prima linea. Perché abbiamo l’obbligo come istituzione di intercettare le esigenze, ascoltare le istanze per costruire un percorso ben strutturato per la nostra città. Non basterà una riunione, certo, - ha aggiunto - ma dobbiamo partire e ascoltare le realtà del territorio per individuare una linea generale, e prendere provvedimenti comuni, utili. Il tutto creando una sinergia, senza steccati, ma solo collaborando per il bene della città”.
L’intenzione di accendere i riflettori sui giovani, e affrontare le difficoltà che ha trovato d’accordo tutti. “C’è un malessere dei ragazzi, che spesso sconfina anche nella insensibilità apparente, e a cui noi non proponiamo nulla. - ha commentato Rita Barbetti, la capogruppo del Partito democratico, gruppo maggioritario all’interno della minoranza - Più volte mi sono battuta per il tema della prevenzione, che è dare gli strumenti per conoscerci, conoscersi, e che i servizi sociali, la Asl, l’educazione all’affettività entrino nelle scuole: in passato accadeva, oggi siamo tornati indietro. Così come sulla necessità di potenziare i consultori giovani. Ogni giorno ci sono emergenze nuove e noi non dobbiamo rincorrerle, ma dobbiamo riuscire a coglierle e offrire risposte. Ben venga la terza commisione, dove mi auguro di trovare la Usl, non solo con gli operatori ma anche con la dirigenza, e poi esperti, come psicologi, formatori, ma anche i dirigenti scolastici, perchè per programmare i lavori di una rete così ampia occorre conoscere i problemi”.
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