Tentano di rubare in casa con la "tecnica della colla". Arrestati due uomini di 40 e 35 anni

L'intervento dei militari si inserisce in un'intensa attività di controllo del territorio avviata per contrastare l'ondata di furti in appartamento che ha colpito la città nelle ultime settimane. Tutto è iniziato con una segnalazione al 112, che ha allertato gli agenti su un possibile tentativo di furto in un condominio perugino.

Giunti sul posto, i poliziotti hanno constatato che la porta dell'abitazione segnalata non presentava segni di effrazione ed era regolarmente chiusa. Tuttavia, un rumore simile alla chiusura di una porta, proveniente dal piano inferiore ha insospettito gli operatori. Durante l'ispezione, gli agenti hanno notato un uomo che scendeva frettolosamente le scale. Alla vista della polizia, l'individuo ha tentato una fuga precipitosa, ma è stato prontamente bloccato e messo in sicurezza. Contemporaneamente, un secondo uomo è stato intercettato mentre cercava di dileguarsi attraverso la porta antipanico dello stabile, anch'egli fermato dagli agenti.

Donna positiva al West Nile virus: è il primo caso in Umbria

Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica è già attivo e sta effettuando un'indagine epidemiologica ed un sopralluogo nella zona (un comune della Usl Umbria 1)

Sul luogo, i poliziotti hanno scoperto che circa 15 porte del condominio presentavano sottilissimi fili di colla applicati nella parte alta e bassa del telaio. Questa "tecnica della colla", viene utilizzata dai ladri per monitorare gli spostamenti dei residenti: se il filo rimane intatto, significa che la porta non è stata aperta e l'abitazione potrebbe essere vuota, diventando un obiettivo per il furto.

Paga la camera di un hotel, ma ruba 500 euro dalla reception. Denunciato 33enne

I carabinieri di Gubbio hanno denunciato in stato di libertà un 33enne del luogo, ritenuto responsabile di furto aggravato ai danni di un albergo del centro storico

I due sospettati sono stati condotti negli uffici della Questura per le formalità di rito. Dagli accertamenti è emerso che uno dei due era già gravato da un precedente ordine di carcerazione. Entrambi sono stati trasferiti al carcere di Perugia e messi a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.